di Pier Paolo Flammini
L’ex stadio Ballarin non esiste più, se non per le macerie che sono in corso di rimozione dopo la demolizione della Curva Nord, Sud e del settore Distinti. Come sarà l’immenso spazio ricavato, è argomento di discussione anche in questi giorni, considerando che per completare l’opera pensata dall’architetto Guido Canali sembra servano altri due milioni di euro (clicca qui).
Ad ogni modo al momento il “muro” rappresentato dalle due curve è stato rimosso, e in questo modo, provenendo dal lungomare di Grottammare, la visuale si allunga oltre quella che era, fino a poco fa, la “stazione” della Curva Nord. Tuttavia, nonostante al momento la situazione sia ibrida, tra ruspe in azione e in assenza di qualsiasi tipo di alberazione, lo skyline di San Benedetto risulta rovinato dallo scheletro delle palazzine ex Santarelli.
Le due strutture furono costruite negli anni ’90 e poi rimaste abbandonate senza essere concluse: i costruttori hanno infine ceduto la proprietà a un fondo privato. Il punto è che la destinazione d’uso delle due palazzine è direzionale per l’attività portuale, mentre i proprietari chiedono un cambio di destinazione per uso residenziale, cosa non avvenuta in questi anni e particolarmente complicata con l’Amministrazione Spazzafumo la quale ha più volte ribadito la sua contrarietà per le varianti urbanistiche.
Lo scorso mese di ottobre (clicca qui) avvenne l’ultimo raid delle forze dell’ordine per sgomberare alcuni occupanti abusivi, tutti stranieri, e alcuni referenti del fondo proprietario assicurarono che lo stesso si stava attivando per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area.
Resta, però, l’impatto visivo negativo, da risolvere al più presto assieme alla messa in ordine dell’ex Ballarin.
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