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Ricostruzione, la montagna perno del modello di crescita sostenibile nel cratere

ASCOLI - Alla Cartiera Papale il convegno "Dal sisma alla rinascita, il modello dell'Appennino centrale" con il commissario Guido Castelli, il sindaco Marco Fioravanti, l'assessore regionale Andrea Antonini e il presidente dell'Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Marche Giuseppe Amici
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Si è svolto oggi, venerdì 22 marzo, alla Cartiera Papale di Ascoli il convegno “Dal sisma alla rinascita, il modello dell’Appennino centrale” al quale hanno partecipato, tra gli altri, il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, i presidenti nazionale (Marco Bussone) e regionale (Giuseppe Amici) di Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), il sindaco Marco Fioravanti, l’assessore regionale Andrea Antonini.

E’ stata l’occasione per presentare, attraverso la viva voce di alcuni sindaci, progetti finanziati o già realizzati attraverso il “Piano complementare sisma 2009 e 2016”. Tra questi, le testimonianze anche dei primi cittadini di Montegallo (Sante Capanna) e Acquasanta Terme (Sante Stangoni). Quest’ultimo ha portato come esempio di riqualificazione il progetto di restyling della “grotta sudatoria” che prevede i lavori di recupero e riqualificazione della sorgente naturale, della grotta e della piscina più il recupero e l’adeguamento della palazzina liberty costruita intorno alla grotta.

Guido Castelli: «L’approccio adottato nell’Appennino centrale sta emergendo come un vero e proprio modello di sviluppo per le aree interne, un laboratorio di idee e progetti che mirano alla creazione di un nuovo paradigma di crescita e sviluppo sostenibile. Aspetto fondamentale di questo modello è la collaborazione tra istituzioni e territori. NextAppennino ha consentito di valorizzare e premiare i nostri Comuni e, in particolare, quelli che si sono presentati uniti. Il nostro obiettivo resta quello di implementare strategie che valorizzino ogni singola comunità, trasformando le sfide del post sisma in un’occasione di rilancio di lungo periodo per tutto il territorio regionale».

Marco Fioravanti: «Crediamo nella necessità e nella possibilità di far sì che le zone colpite dal sisma, anche grazie ai fondi ottenuti e ai progetti attivati, diventino il cuore pulsante della rinascita delle aree interne dell’Italia centrale. Come città capoluogo vogliamo recitare un ruolo di raccordo tra le tante identità che compongono queste terre, ponendoci come “Città Metromontana” in un percorso di crescita e sviluppo. Vogliamo fare in modo che questo territorio venga valorizzato sia come elemento unico e unificante che per le singole comunità che lo compongono».

Giuseppe Amici: «A nome di Uncem Marche e Unione Montana del Tronto e Valfluvione ho voluto stimolare il commissario Castelli affinché condividesse con i presenti il suo sapere e il suo lavoro rispetto ai nostri territori, manifestandoci la sua visione di insieme degli obiettivi sin ora raggiunti. Abbiamo bisogno di conoscere di essere aiutati ma anche di fare la nostra parte, ci aspettiamo un confronto aperto per costruire il futuro delle prossime generazioni».


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