di Pier Paolo Flammini
Ascioti 6 – La nota lieta della giornata, perché esordire a questo punto della stagione non era semplice. Non compie interventi prodigiosi ma è sempre attento sia su alcune conclusioni dalla distanza che in occasione di alcune uscite. Su di lui si può contare.
Zoboletti 6 – Bene nella fase difensiva, mentre per quanto riguarda il gioco offensivo, tranne che nei primi quindici minuti in cui la fascia destra funziona, diventa per assurdo il più propensivo, ma essendo un terzino questo è indicativo di una giornata negativa sul fronte destro.
Pezzola 6 – Tranne un’occasione lasciata a Galesio su un calcio d’angolo, il duo di difesa non mostra particolari difficoltà a gestire il bravo attaccante. Gli è mancato qualche spunto offensivo palla al piede, che nelle ultime giornate si era rivelato interessante per appoggiare l’azione offensiva.
Sbardella 6 – Torna titolare dopo due mesi (l’ultima a Tivoli) al posto di capitan Sirri, e questa è una notizia. Bene in difesa, si sperava anche in un acuto di testa dai tanti calci da fermo, ma stavolta non è andata così.
Pagliari 6 – Bene nel primo tempo, quando si incastra molto bene con Pietropaolo e Fabbrini andando spesso sul fondo. Cala un po’ nella ripresa, quando anche Pietropaolo soffre un po’ di più.
Arrigoni 5,5 – Soffre tantissimo l’inquietante stato del “manto non erboso” di Piedimonte Matese (ci si chiede se sia ammissibile giocare in un sintetico di questo livello, nero in gran parte per assenza di “erba”) e si limita a far girare il gioco in orizzontale, senza quei cambi di gioco che sono uno dei suoi pezzi forti. Poteva gestire meglio alcune punizioni.
Scimia 6 – Bene nella fase iniziale, resta impigliato nella giornata negativa di Senigagliesi e così nella corsia destra accade ben poco dopo la sfuriata iniziale.
Pietropaolo 6 – Anche lui titolare dopo due mesi, gira bene nel primo tempo creando una catena che buca spesso, assieme a Pietropaolo e Fabbrini, la difesa di casa. L’assenza perdurante dal campo di gioco ne limita il rendimento alla distanza, e infatti nella ripresa perde brillantezza e viene sostituito.
Senigagliesi 5,5 – Giornata negativa per l’esterno che dura una ventina di minuti, e poi resta invischiato in un gioco atletico ma poco redditizio. Nella ripresa arriva solo una volta sul fondo, anche se è suo il lancio per Tomassini da cui arriva la migliore occasione per la Samb. Forse nel finale poteva essere sostituito, con le forze fresche di Barberini.
Martiniello 6 – Pronti via e ha l’occasione per segnare, ma il tiro viene respinto. Si vede che è reattivo ma nel primo tempo soffre il 4-3-3 ritrovandosi troppo solo al centro dell’attacco. Va meglio quando ha Tomassini al fianco (non è una novità) e sfiora il gol vittoria allo scadere, ma il suo tiro viene deviato di quel tanto da uscire di pochissimi centimetri. Proprio sull’eventualità del doppio attaccante Alessandrini può ragionare, tuttavia il tecnico sembra orientato a rischiare la formula del 4-2-4 solo a partita in corso.
Fabbrini 6 – Nel primo tempo va di cross sulla sinistra, e la combinazione tra il fantasista, Pietropaolo e Pagliari va di certo archiviata come una delle note più positive della trasferta, da riproporre contro il Chieti. Scodella tanti palloni invitanti anche nella ripresa, in un caso va anche al tiro ma non c’entra la porta. Ammonito nel primo tempo, è stato bravo a non commettere falli nella ripresa.
Tomassini 6 – Impiega qualche minuto per trovare la sua giusta posizione in campo, poi, va detto, si conferma l’attaccante in grado di far giocare la Samb costantemente in attacco (già successo a Termoli e nella mezz’ora contro il Notaresco, per altro). Con Martiniello l’intesa si conferma buona, gli serve un altro assist notevole, non sfruttato ancora per questione di centimetri. Titolare assieme a Martiniello? Per quanto visto sì, ma difficile proporre un 4-2-4 fin dall’avvio. Anche se oggi lo aspettavamo qualche minuto prima.
Tourè 6 – Entra nel finale e dà il suo contributo.
Lonardo s.v. – Entra al 48’ per provare a sfruttare la sua altezza dopo un corner, ma occorre provarlo almeno con qualche minuto di anticipo (così come anche contro il Notaresco) e allenare la difesa a schierarsi a 3 quando serve.
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