«Il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli questa mattina ci ha comunicato la scelta del Governo di porre fine a tutte le agevolazioni del superbonus, aggiungendo che si sta già confrontando con il Mef e l’esecutivo per trovare una soluzione».
Sono parole di Michele Franchi dopo la notizia che, se non arriveranno dietrofront o correttivi, è destinata a far sprofondare nel baratro il mondo dell’edilizia e quindi della Ricostruzione.
«Da sindaco di uno dei comuni più colpiti del cratere – continua Franchi – dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni. Bisogna considerare, infatti, che i comuni più colpiti, come Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno dei bonus a causa della devastazione del sisma, avendo tutt’oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette.
Per questi motivi chiediamo un ripensamento da parte del Governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i comuni più colpiti, indicati nel “Testo unico della ricostruzione privata” e in particolare nell’allegato 7 dell’Ordinanza 130».
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