Ascioti 6,5 – Lesto a rispondere al tiro di Fall ma poi viene anticipato da Forgione che manda in gol. Invece quasi allo scadere evita quella che sarebbe stata una beffa clamorosa alzando sulla traversa un tiro di Fall indirizzato al “sette”. Dimostra che su di lui si può contare.
Zoboletti 6 – Nel primo tempo si incastra abbastanza bene con Cardoni pur non riuscendo mai a sovrapporsi. Nella ripresa davanti a lui si alterna Cardoni con Senigagliesi e nel finale Scimia, una sua buona incursione in area poteva meritare maggior fortuna.
Sbardella 6 – Lui e Pezzola fanno buonissima guardia per tutto l’incontro, ma si fa prendere un po’ dall’ansia sul contropiede vincente del Chieti quando affronta Fall in scivolata consentendogli poi di prendere qualche metro di anticipo quando, in quelle situazioni, è sempre meglio attendere in attesa del ritorno dei compagni.
Pezzola 7 – Si è preso il posto in difesa a suon di prestazioni di grande carattere. La sua fisicità straripante gli consente non solo di difendere ma anche di accelerare centralmente creando fratture nel centrocampo avversario. Eccellente il suo gol in un colpo di testa in tuffo. Comunque finirà il campionato, il suo è un nome da preservare.
Pagliari 5,5 – Nel primo tempo sembra il Pagliari migliore, si sovrappone spesso con Senigagliesi e il Chieti tiene con difficoltà la corsia sinistra. Nella ripresa ha il torto di un controllo palla errato che consente la ripartenza del Chieti, anche se su di lui Forgione interviene molto duro e l’arbitro poteva fischiare il fallo. Tanto che poco dopo è costretto a uscire zoppicando.
Arrigoni 7 – E’ tornato, protetto finalmente da un centrocampo intelligente. Così il regista basso della Samb è dappertutto, si fa trovare sempre pronto, serve i compagni meglio piazzati, lancia e dirige la squadra. Sfiora anche il gol con un tiro dalla distanza. Se la Samb avrà qualche possibilità, occorre che Arrigoni già a L’Aquila ripeta partite con questa intensità.
Barberini 6,5 – Torna titolare dopo quasi due mesi e disputa un primo tempo di grande intelligenza tattica, trovando sempre la posizione utile per il passaggio dei compagni inserendosi tra le linee. Gli sono mancati gli inserimenti in area ma non sono il suo pezzo forte. Cala nella ripresa perché ha perso lo smalto fisico, ma tornerà buono a L’Aquila.
Bontà 6,5 – Oggi si è visto il giocatore atteso a gennaio, fermato nel suo recupero fisico dall’espulsione con squalifica a Tivoli. Mezzala di rottura quando occorre ma più da inserimento, nel primo tempo va due volte vicino al gol con conclusioni da dentro l’area piccola, prima con una girata e poi con un tiro ravvicinato in cui viene ostacolato dai difensori ospiti con un intervento che poteva anche essere sanzionato. Nella ripresa segna ma l’arbitro rileva un suo fallo sul portiere.
Cardoni 6 – Nel primo tempo contribuisce al “giro palla” non commettendo errori e per due volte salta l’avversario andando al cross pericolosamente. Poi scende di tono, forse anche a causa del fatto che non giocava da titolare dalla partita con la Vigor Senigallia, prima di Natale.
Martiniello 6 – Sempre sul pezzo, non sfrutta però un paio di colpi di testa su angolo che potevano fare più male. Da solo svaria molto su tutto l’attacco ma poi, per forza, lascia scoperta l’area centrale. Sembra molto più produttivo con Tomassini al fianco.
Senigagliesi 7 – Anche lui è tornato, “l’iradiddio” ammirato all’inizio della sua avventura sambenedettese. Due volte alla conclusione dal limite ma con tiri centrali, per il resto fermarlo è stato molto difficile. Se a L’Aquila si ripeterà allora tutto potrebbe cambiare.
Pietropaolo 7 – Gioca da terzino sinistro ma in realtà si trasforma in un tuttocampista di fascia che sconquassa la difesa ospite. All’11esimo un suo tiro, deviato, si perde di pochissimo sul fondo. Buona ancora una volta l’intesa con Fabbrini. Lauro ha detto che era incerto se metterlo fin dal primo minuto a centrocampo, ma forse può giocare anche come esterno d’attacco, dopo questa ennesima prestazione (secondo noi sufficiente anche a Matese, anche se pure lui non ha i 90 minuti nelle gambe) non schierarlo titolare sarà davvero complicato.
Fabbrini 6,5 – Gioca esterno sinistro e non appena prende possesso del campo crea moltissimi problemi al Chieti. In mezz’ora si contano una infinità di cross, e tre assist non sfruttati tutti e tre da Tourè: un tiro dal limite, un colpo di testa da posizione ravvicinata e infine il tiro da sei metri che viene stoppato dal corpo di un difensore con la palla destinata al gol. Crediamo che la soluzione di tenerlo come jolly finale possa essere quella giusta, con l’unico dubbio di vederlo anche dietro alle due punte, se dovesse servire.
Tourè 6 – Esce dal campo disperato per le occasioni avute nel finale, una delle quali respinta fortunosamente.
Tomassini 6 – Deve sbloccarsi per ritrovare la condizione sui suoi mezzi, posto che con la sua presenza tutta la squadra, come al solito, trae beneficio. Meritava di entrare qualche minuto prima anche se poi non ha di fatto alcuna occasione per mettersi in luce tranne che al 92′, quando cerca di rubare palla al distratto portiere ospite e per poco non ci riesce, e su di lui potrebbe esserci un fallo da rigore. Ma anche oggi tutti gli episodi dubbi sono stati fischiati contro la Samb.
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