di Salvatore Mastropietro
La sconfitta nello scontro diretto contro lo Spezia e, soprattutto, il modo in cui è arrivata (con una ripresa sconfortante per una squadra come l’Ascoli che ha il baratro dietro l’angolo) hanno riportato l’ambiente bianconero in un certo clima di sconforto. Le parole del patron Massimo Pulcinelli, che ha scelto di parlare ieri in conferenza stampa non lesinando qualche dichiarazione di sfida, non hanno di certo aiutato. La frattura tra la società e gran parte dell’ambiente è piuttosto evidente e complicata da sanare, ma in questo momento non è il tema principale: è evidente che sul campo il Picchio si giochi non solo la salvezza, ma anche una buona fetta di futuro (perlomeno quello prossimo).
Contrariamente al clima che si respira negli ultimi giorni in casa bianconera, tuttavia, tutto rimane ancora apertissimo. Lo testimonia la classifica, che al momento vede l’Ascoli distante una lunghezza dalla zona playout e tre punti dalla salvezza diretta. All’orizzonte c’è una sfida complicatissima, domenica alle 16,15 al “Del Duca” contro un Venezia ferito dalla rimonta subìta in casa con la Reggiana che ha portato i veneti fuori dalla zona promozione diretta, ma poi ci sono una serie di partite che diranno se il Picchio merita o meno di salvarsi: nell’ordine Cittadella, Modena, Ternana, Cosenza, Palermo e Pisa.
Come sempre, fare tabelle di marcia è piuttosto complicato. E anche calcolare medie punti sulla base di due sole partite disputate come fatto ieri dal patron («Carrera finora ha una media di 1,5 punti: con questo trend saremmo salvi») lascia un po’ il tempo che trova. Neanche i paragoni col passato (ad esempio con le salvezze targate Dionigi e Sottil) sembra servire molto. Ciò che è certo è che, anche solo per raggiungere i playout e poi giocarsi tutto nel doppio scontro, serve ben altro rispetto a quanto fatto per oltre tre quarti del campionato. Al netto delle difficoltà dovute agli infortuni e alle evidenti lacune tecniche prodotte dalle sessioni di calciomercato condotte dai due ds Valentini e Giannitti, dunque, il baratro si potrà evitare soltanto con un netto cambio di passo, a partire da avversari più attrezzati e blasonati come il Venezia.
ARBITRO – Ivano Pezzuto di Lecce è l’arbitro designato per dirigere Ascoli-Venezia, match valido per la 32esima giornata del campionato Serie B, in programma domenica 7 aprile. Nei dodici precedenti con il fischietto pugliese la compagine bianconera ha conquistato un solo successo su dodici partite (Padova-Ascoli 1-2 del 2019). Gli Assistenti sono Vito Mastrodonato della sezione di Molfetta e Giuseppe Di Giacinto di quella di Teramo. Quarto Ufficiale Giuseppe Mucera di Palermo, al Var Paolo Mazzoleni di Bergamo, Avar Gianpiero Miele di Nola.
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