di Maria Nerina Galiè
Parlare di lavori pubblici ad Ascoli, in questo periodo, fa drizzare i capelli. Ma è indiscutibile il fatto che i cittadini, passata la fase dei disagi, si ritroveranno una città dal volto completamente rinnovato. E non si può negare che alcune opere erano necessarie, su manufatti obsoleti e aree abbandonate, anche per dare impulso al turismo.
Marco Cardinelli, assessore comunale uscente ai lavori pubblici e candidato alle prossime amministrative con la lista “Fratelli d’Italia” a sostegno di Marco Fioravanti, è il primo a riconoscere i grandi sacrifici ai quali sono chiamati gli ascolani, sia che debbano transitare sulle strade prese in ostaggio dai numerosi cantieri, sia che cerchino un parcheggio, in centro, ma non solo.
«Abbiamo avviato cantieri per 170 milioni di euro – afferma l’assessore – ed altri 70 milioni sono stati previsti nel nuovo piano di opere pubbliche. Sono stati fatti lavori molto importanti, come il Ponte di San Filippo, con il taglio della curva, complesso ma fondamentale, e Corso Trento e Trieste (venerdì 12 aprile la riapertura con una grande cerimonia alle ore 21, ndr).
Poi la riqualificazione della Fortezza Pia, che mi ha dato grande soddisfazione poiché la zona era da tempo all’abbandono, ed è stato sbloccato il ponte di Monticelli, con la recente consegna del cantiere, per citare i lavori più imponenti. Ce ne sono stati e ce ne sono tanti altri, seppure di minore entità».
Ma sempre di impatto sulla viabilità.
Tra grandi e piccoli, i cittadini si sono trovati “incastrati” tra cantieri pubblici e privati, poiché sappiamo bene l’effetto del 110 e, soprattutto, che i lavori post sisma sono davvero partiti da poco.
Non era possibile, assessore, procrastinare qualcosa, per dare respiro agli abitanti?
«Siamo i primi a dolerci dei grandi disagi. Però non era possibile, per il fatto che molti finanziamenti ottenuti hanno tempi molto stringenti. Il Pnrr prevede la scadenza al 31 marzo 2026.
La scelta è stata quella di dare ai cittadini il meglio, intercettando quanti più fondi possibili da riversare sulla città, anche in ragione di progetti importanti. Non sarebbe stato peggio aver rinunciato a così tanti soldi?
Solo con i fondi Pnrr abbiamo messo a terra Piazza San Tommaso, Lungo Castellano, Rua delle Stelle. Ci sono in ballo 20 milioni di euro per Palazzo Saladini Pilastri, con il suo parco, ed il complesso di San Domenico. Altri 2 milioni per la rete ciclabile».
C’è da dire che, per quanto ha potuto, l’Amministrazione ha adottato misure per creare meno problemi possibile. Ultimi, in ordine di tempo, i lavori in notturna per l’illuminazione monumentale dei Ponti, partiti con il Ponte Nuovo di Campo Parignano ed ai quali seguirà quello di Porta Solesta.
«Come la riasfaltatura di via delle Zeppelle e Viale Rozzi, si prevede di terminare in pochi giorni. Tuttavia, laddove possibile, si lavorerà di notte, proprio per non impattare sulla viabilità».
Per non parlare dei cantieri sisma, dalle scuole, ai Palazzi dei Capitani e dell’Arengo, la Curva sud dello Stadio, i cimiteri e le frazioni.
Insomma, un assessorato spesso al centro del mirino, quello di Marco Cardinelli, ma altrettanto impegnato in questi anni, dopo il Covid che di certo non ha aiutato a snellire la ricostruzione, dei privati in particolare.
Cardinelli: «Avremmo voluto mettere mano prima anche a Piazza Arringo, ma appunto per non ostacolare la ricostruzione privata, creando ulteriori problemi ai cittadini, questa opera che ha ottenuto 1,5 milioni dalla Regione, sì, l’abbiamo rinviata».
E si ricandida l’assessore uscente per dare continuità a quanto intrapreso: «Questo – sottolinea – a prescindere da quale sarà il mio ruolo in Amministrazione, in caso di vittoria. Io parlo di continuità a livello di gruppo. Tutto ciò che è stato messo a terra è frutto dell’impegno di tutta la squadra».
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