di Federico Ameli
«Siamo qui per fornire ai cittadini un’importante informazione su un problema scottante che purtroppo conosciamo bene: le liste d’attesa».
Si parla di sanità, e a farlo, direttamente dalla sua sede elettorale di corso Trieste, è proprio un medico che in queste settimane sta cercando di coinvolgere attivamente la cittadinanza in vista delle urne di giugno.
Di fronte a tempi di attesa ben più lunghi rispetto a quanto previsto dalla legge, che in assenza di appuntamenti disponibili spesso spingono l’utenza a rivolgersi al settore privato per esami e visite a pagamento, il comitato elettorale a sostegno di Emidio Nardini lancia l’allarme evidenziando i potenziali rischi sulla salute dei pazienti connessi ai ritardi nell’erogazione di prestazioni sanitarie.
Per questa ragione, il comitato spontaneo Sos Liste d’Attesa, sostenuto dal fronte di centrosinistra in lizza per le prossime elezioni amministrative, ha ufficialmente annunciato l’apertura di uno sportello “Lea Tempo di Attesa” con l’obiettivo di supportare i cittadini ascolani e ripristinare il rispetto delle tempistiche previste dalla legge nell’ambito delle prestazione Lea (Livelli essenziali di assistenza).
«Spesso i cittadini non sono informati sui propri diritti e non li rivendicano – spiega Nardini – Vogliamo ovviare a questa problematica attraverso uno sportello che tuteli la cittadinanza dalla schizofrenia estrema a cui, personalmente, ho avuto modo di assistere, con spostamenti obbligati da un estremo all’altro del territorio regionale e tempi di attesa ben più lunghi di quelli determinati dal medico di medicina generale.
Si tratta di un diritto che in quanto tale deve essere osservato per non arrecare danni ai pazienti, che ci impegniamo ad aiutare per ottenere le prestazioni di cui hanno bisogno».
Come illustrato da Patrizia Ciccanti, referente del comitato spontaneo, lo sportello fornirà un sostegno concreto ai cittadini alle prese con potenziali violazioni o inadempienze relative alle liste d’attesa. L’iter stabilito dal comitato prevede l’analisi dettagliata dei documenti necessari forniti dal paziente, che aderendo al coordinamento spontaneo potrà essere affiancato nell’invio di una Pec di segnalazione indirizzata alla Direzione generale dell’Ast e all’ufficio Relazioni con il pubblico.
In caso di mancata risposta o di esito negativo, il comitato notificherà all’Ast la scelta di effettuare le prestazioni diagnostiche prescritte in una struttura privata, con allegata una richiesta di rimborso della spesa effettuata dal paziente, prima di procedere eventualmente a una vertenza collettiva.
«Collaboro con un gruppo di lavoro che ha intrapreso un percorso molto delicato – afferma Patrizia Ciccanti – I diritti, in quanto tali, ci consentono di essere cittadini e avere dignità. Siamo pronti ad accompagnare i pazienti nelle diverse fasi dell’iter burocratico, con l’obiettivo di far rispettare i diversi gradi di priorità stabiliti per legge».
La sede elettorale di Emidio Nardini ospiterà dunque lo sportello, aperto al pubblico ogni mercoledì dalle 16,30 alle 19, in un percorso di tutela che, a prescindere dal verdetto finale, proseguirà anche a campagna elettorale conclusa.
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