di Giuseppe Di Marco
Ammontano a circa 21 milioni, le somme relative a Imu, Tari e Tasi non ancora incassate dal Comune: l’Amministrazione sta per avviare un progetto di verifica di solvibilità per tutti quei soggetti che non hanno ancora pagato.
Nello specifico, si tratta di cartelle del periodo 2011-2017 per le quali sono già state emesse ingiunzioni di pagamento o altre misure cautelari, ma che non sono state riscosse. Alcune di queste diverranno appannaggio di Equitalia, mentre per altre verrà avviato un progetto di verifica sullo stato di solvibilità e capire, appunto, se ci siano beni “aggredibili”. Insomma, la classica stretta sui debitori.
La novità è emersa durante la commissione bilancio svoltasi in sala consiliare nel pomeriggio del 16 aprile. Durante l’incontro invece nulla è stato detto su come verranno spese le risorse dell’avanzo. Ben 6.017.814,49 euro, e che è stato influenzato, per la maggior parte, dallo svincolo di fondi accantonati. Più precisamente dal Fondo Garanzia Debiti Commerciali, da cui è stato liberato l’accantonamento degli anni precedenti pari a 1.630.920,24 euro, grazie alle azioni implementate dall’area risorse che hanno consentito il ripristino del corretto indicatore di tempestività dei pagamenti.
Quindi, dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è stato liberato l’accantonamento degli anni precedenti pari a 3.495.314,45 euro grazie alla riduzione del grado di inesigibilità dei crediti. Il resto, che è pari a 891.579,80 euro, si determina grazie al concorso tra economie di spesa, maggiori entrate e una buona giacenza di cassa finale.
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