di Giuseppe Di Marco
Proseguono le indagini della Polizia sull’incendio avvenuto nel pomeriggio del 21 aprile alla palazzina ex Santarelli. Si tratta del secondo episodio del genere andato in scena in pochi giorni, ma le forze dell’ordine avrebbero le mani legate, dato che all’interno dello stabile non è presente un sistema di videosorveglianza.
L’allarme è stato lanciato alle 17 ed entro breve sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno prontamente spento il rogo e smaltito il materiale bruciato. Nel frattempo è accorsa anche la Polizia, che però non ha trovato nessuno all’interno dell’edificio. Le forze dell’ordine, quindi, cercheranno di risalire a chi si trovava dentro la palazzina, di cui erano stati ermeticamente chiusi tutti gli ingressi.
L’idea è che che qualcuno sia riuscito ad introdursi nella proprietà, scavalcando muri o cancellate. Al momento nessuno è stato denunciato, ma l’indagine su quanto avvenuto proseguirà: la Polizia, in particolare, sta setacciando la zona in cerca di videocamere che abbiano ripreso il fatto.
Si ipotizza, per il momento, che all’origine dell’incendio ci sia l’azione di persone che abitualmente orbitano nella zona del porto.
Più volte, in passato, sono stati rinvenuti giacigli o altre testimonianze della presenza di persone all’interno della proprietà.
Le palazzine, per anni, sono state oggetto di una proposta di variante urbanistica, e solo recentemente la minoranza ha proposto di realizzarci la nuova sede del Commissariato di Polizia.
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