di Maria Nerina Galiè
Il pensionamento di 13 medici di famiglia, previsto nel 2024 nel Distretto di Ascoli, sta iniziando a dare i suoi problemi. Da gennaio, 5 già sono fuori dagli ambulatori. Tra questi anche il compianto dottor Piero Manardi, deceduto il giorno dopo (il 18 aprile) l’accettazione della richiesta di congedo che partiva dal 13 aprile.
Manardi, insieme al collega Cristiano De Marzi, in pensione da oggi, 26 aprile, lavoravano in due diversi ambulatori associati ad Ascoli città ed hanno creato un vuoto per oltre 3.000 assistiti che si sono trovati nella condizione di dover cambiare medico. Non a sorpresa.
Tuttavia il numero degli utenti è elevato e l’offerta limitata.
In questa situazione vale un po’ il principio del “chi prima arriva meglio sceglie”. Nel senso che molti cittadini preferiscono andare di persona allo sportello, piuttosto che mandare la mail, la cui risposta può arrivare dopo 7, 8 giorni lavorativi (ma ci sono segnalazioni di utenti che hanno atteso anche oltre) ed il professionista scelto, perché disponibile al momento della scelta, nel frattempo può essere stato “occupato” da altri.
Inevitabile quindi la fila agli uffici dell’Anagrafe assistiti, sia all’ospedale “Mazzoni” che allo sportello aggiuntivo aperto a supporto all’ex Gil, dal 19 aprile al 7 maggio, nelle mattine di lunedì, martedì e venerdì (sotto il riepilogo di giorni e orari forniti da Ast).
Ma il personale dell’Anagrafe assistiti è sempre lo stesso, diviso tra l’ex Gil, il “Mazzoni” ed il servizio di processare le richieste arrivate via mail.
Oggi, venerdì 26 aprile appunto, per via del ponte, lo sportello all’ex Gil era chiuso ed al “Mazzoni” c’era un solo operatore. Che non si è risparmiato come nei giorni scorsi i suoi colleghi.
Alle ore 12,30 sono state processate 35 pratiche, più 10 di cittadini rimasti fuori dopo la lunga attesa di mercoledì 24 aprile, rinviati ad oggi con una sorta di canale preferenziale. Buon per loro che non hanno dovuto rifare la fila, ma hanno appesantito l’attesa di chi era in coda.
Accadrà la stessa cosa nel prossimo giorno di apertura, il 29 aprile: sempre dai dati delle 12,30 di oggi, c’erano ancora 109 utenti in attesa, parte di quali rimandati a casa perché alle ore 14 lo sportello ha chiuso.
C’è poi l’indiscussa criticità della carenze di medici di medicina generale. L’aumento del massimale, da 1.500 a 1.800 assistiti (passando dal 5 al 20% la scelta in deroga) è a discrezione del professionista che, proprio a vantaggio dell’utente, non può e non vuole caricarsi troppo.
I medici di medicina generale poi hanno la possibilità di aprire uno studio secondario in una zona carente (come lo sono le aree interne) prendendo 300 assistiti oltre a quelli dello studio principale.
PROSSIME APERTURE SPORTELLO EX GIL: lunedì 29 aprile dalle 8.30 alle 12.30, martedì 30 aprile dalle 8.30 alle 12.30, venerdì 3 maggio dalle 8.30 alle 12.30, lunedì 6 maggio dalle 8.30 alle 12.30 e martedì 7 maggio dalle 8.30 alle 12.30.
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