di Luca Capponi
Pioggia e freddo non fermano gli inossidabili campeggiatori del pianoro. Impronosticata, eppure l’affluenza è ai livelli a cui la data del 25 aprile ha storicamente abituato Colle San Marco, la meta preferita dagli ascolani in questa giornata di festa, soprattutto dai giovani.
Bando al meteo poco clemente degli ultimi giorni, dunque, e tende che che spuntano come funghi già dalla vigilia, prodromo a una giornata, quella odierna, in cui il sole dovrebbe dare una ulteriore mano a chi cerca un po’ di svago e di relax. Sperando ovviamente che il senso civico non soccomba sotto i colpi di alcol e maleducazione, magari anche grazie alle centinaia di kit per la raccolta differenziata che quest’anno per la prima volta vengono distribuiti in loco dai volontari, per evitare le distese di rifiuti che nel day after trasformano il pianoro in una discarica a cielo aperto (leggi qui).
Nel frattempo, ai tantissimi che hanno trascorso la notte sul colle si aggiungeranno gli immancabili passeggiatori che, altra consuetudine, raggiungono San Marco partendo a piedi da Ascoli o dalle Piagge, attraversando i bei boschi che caratterizzano la zona, magari abbinando una visita all’omonimo eremo rupestre, alle rovine del convento di San Lorenzo o alla vicina grotta del Beato Corrado. O a chi, in maniera molto più rilassata, preferisce arrivarci direttamente in auto. Maxi lavoro, dunque, non solo per le attività di ristorazione e somministrazione, ma anche per la Polizia locale che si occupa di gestire il traffico.
Senza dimenticare, e come si potrebbe, la commemorazione in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, che vivrà il suo clou nella zona del Sacrario Partigiano (inaugurato nel 1965 dall’allora presidente del Consiglio Aldo Moro), monumento simbolo che ricorda le vittime degli scontri tra i partigiani ascolani e le truppe tedesche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati