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Poggio di Bretta, ancora furti nelle abitazioni: i residenti chiedono aiuto

ASCOLI - Gli ultimi casi in settimana: appartamenti a soqquadro, risparmi e valori sottratti in pochi minuti. Allarme fra gli abitanti della frazione. Montano le polemiche per il contrasto alla piccola criminalità, che sta imperversando pressochè indisturbata negli ultimi anni, ritenuto insufficiente 
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di Walter Luzi

 

Poggio di Bretta bancomat preferito da ladri e truffatori. Nella frazione più popolata del comune di Ascoli, da qualche anno a questa parte, non si contano più i furti nelle abitazioni e le truffe telefoniche a danno degli anziani.

Poggio di Bretta nel mirino dei ladri

 

Gli ultimi colpi si sono registrati a metà settimana più o meno con le stesse modalità dei precedenti. Il tardo pomeriggio l’orario ricorrente, con effrazione di portoni o porte finestre, talvolta con l’ausilio di scale per raggiungere i primi piani. Appartamenti a soqquadro in pochi minuti, risparmi e valori, spesso ricordi di famiglia dall’alto valore affettivo prima che economico, sottratti.

 

Deterrenti, quando ci sono, che risultano insufficienti, reati che restano pressochè totalmente impuniti. La gente è esasperata. Ma non rassegnata a continuare a subire. In molti ci hanno telefonato in redazione per esigere una più numerosa, e più vigile, presenza di forze dell’ordine in paese. Presenze sospette di estranei che si aggirano senza motivo fra le case potrebbero essere così segnalate, anche dai residenti che, intanto, hanno aumentato il livello di attenzione, con maggiore tempestività. E aumenterebbero così le possibilità di riuscire a beccare qualcuno di questi delinquenti in flagranza. Non solo. Su tutte le vie principali della frazione sono totalmente assenti videocamere di sorveglianza. Impossibile così risalire a movimenti, di persone e di automezzi, sospetti, in occasione di questi episodi che sarebbero preziosissimi invece per le indagini di ricerca degli autori dei furti.

Spesso ad essere adescati sono gli anziani

 

Invece, allo stato attuale, le denunce delle vittime risultano essere solo un mero adempimento burocratico con, fin dall’inizio, zero possibilità di poter acciuffare i delinquenti colpevoli. Si sono moltiplicate altresì negli ultimi anni anche le truffe, telefoniche o da parte di falsi incaricati, sempre in coppia, con presumibile palo appostato nelle vicinanze, che suonano alle porte, spesso di anziani soli, con le scuse più disparate. Riescono a circuire le vittime con vari stratagemmi e a farsi consegnare, urgentemente, contanti e valori preziosi carpendone la fiducia e approfittando della loro ingenuità. Oppure l’uno intrattenendo cordialmente l’anziano di turno mentre il compare “ripulisce” la casa di ogni valore.

 

Ma in questi casi, per l’ennesima volta, si può solo raccomandare di diffidare, sempre, di tutti i presunti “incaricati” o “autorizzati” che si presentano al citofono, o, peggio, al portone di casa. E di non permetterne mai, in nessun caso, l’accesso. Come si raccomanda, ancora una volta, di diffidare di presunti amici di figli o nipoti che vengono ad annunciare incidenti o tragedie varie, e a chiedere urgentemente soldi o valori per poterli tirar fuori subito da grossi e improvvisi guai delle più disparate nature. Anche in questi casi bisogna avvisare, subito, solo la Polizia o i Carabinieri. E sarebbe bellissimo, in questi casi, poter trovare qualcuno di questi militi benemeriti nei pressi, pronti ad intervenire.


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