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Cantieri irregolari, lavoratori a rischio: sospensione e multe per tre ditte

L'AZIONE dei Carabinieri ha riscontrato gravi violazioni da parte di imprese edili di Ascoli, San Benedetto e Arquata. Comminate sanzioni per oltre 270.000 euro. In molti casi operai costretti a lavorare senza rispettare le misure di sicurezza
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Gravi violazioni nei cantieri, arrivano sanzioni per un totale di oltre 270.000 euro a tre ditte del Piceno. È il frutto dell’attività di vigilanza dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno e del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia con il supporto del Comandi Provinciali Carabinieri di Ascoli e Fermo.

Controlli nei cantieri del Piceno

 

La campagna di vigilanza sulla sicurezza dei luoghi di lavoro ha portato i militari all’interno dei cantieri edili e dei calzaturifici delle due province. In particolar modo, sono stati accertati gravi violazioni per la salute e sicurezza dei lavoratori che hanno portato alla conseguente sospensione di tre delle sei ditte ispezionate.

 

Tra i problemi rilevati all’interno del cantiere ascolano, dove erano presenti undici lavoratori, la presenza di pericoli di caduta verso il vuoto e di elettrocuzione per gli stessi lavoratori. Sono stati poi riscontrati il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, il piano operativo di sicurezza privo dei requisiti previsti, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori con relativa omessa vigilanza da parte del datore di lavoro, l’omessa predisposizione degli estintori all’interno del cantiere e l’utilizzo improprio delle impalcature. Oltre a procedere alla sospensione dell’attività, sono scattate sanzioni amministrative e ammende per oltre 90.000 euro.

 

Anche in un secondo cantiere edile, questa volta a San Benedetto del Tronto, sono state registrate gravi violazioni si è proceduto alla sospensione della ditta affidataria dei lavori e di quella esecutrice per la presenza di pericoli di caduta verso il vuoto per i lavoratori a causa della mancanza di parapetti sul ponteggio. Riscontrata l’omessa valutazione del rischio elettrico, il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale, la difformità del disegno esecutivo del ponteggio con la mancanza del calcolo di resistenza e stabilità e la mancata vigilanza da parte del committente per circa 70.000 euro di ammende.

 

Infine, stretta su un cantiere edile di Arquata del Tronto. Anche qui sono emerse gravi violazioni per la salute e la sicurezza che hanno portato alla sospensione della ditta affidataria. Tra le altre violazioni riscontrate, la presenza di tre lavoratori “in nero” sui quattro presenti. Totale: circa 75.000 euro di sanzione.

 

Multa di 40.000 euro anche per un cazlaturificio di Monte Urano, in provincia di Fermo.


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