di Giuseppe Di Marco
La sezione di controllo regionale della Corte dei Conti ha notificato alla Provincia di Ascoli Piceno l’avvio della procedura di dissesto guidato. La notizia giunge a un giorno dalle dimissioni di Sergio Loggi da presidente dell’ente.
Cos’è il dissesto guidato? La norma prevede che una procedura di questo tipo sia attivata dalla Corte dei Conti qualora vengano ravvisati possibili squilibri finanziari nella gestione dell’ente. Al fine di scongiurarli, quindi, la magistratura contabile comunica all’Amministrazione una scadenza entro la quale deve apportare dei correttivi necessari ad evitare il dissesto vero e proprio.
E in Provincia, infatti, è stato recapitato un corposo documento contenente tutte le misure da adottare: documento che è attualmente al vaglio degli uffici. Va detto che il faldone prende in esame un periodo piuttosto lungo: si tratterebbe dei 10 anni precedenti al 2022. Sempre la norma dispone che, qualora l’ente non effettui i correttivi, la Corte dei Conti invia in Prefettura tutti gli atti. Se questi constata il perdurare dell’inadempimento, ingiunge all’ente di delibera lo stato di dissesto finanziario.
E’ da capire, ora, cosa accadrà in Palazzo San Filippo. Le dimissioni di Loggi infatti sono giunte dopo una prima spaccatura in seno al Consiglio, con la creazione del gruppo misto costituito da Giovanni Borraccini, Daniele Tonelli e Luciana Barlocci: strappo che poi si è ricucito con l’approvazione della mozione proposta dal gruppo misto nel Consiglio del 29 aprile. Ma una nuova ferita è stata aperta dall’astensione del Pd alla votazione del bilancio previsionale. Un avvicendamento politico drammatico, cui ora si aggiunge la tegola della Corte dei Conti.
Provincia, spaccatura risanata e bilancio approvato: ma Loggi si dimette
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