Dissesto guidato per la Provincia, i consiglieri Pd: «Fulmine a ciel sereno, mai un’informativa da parte del presidente»

Giovanni Borraccini, Serena Silvestri, Isabella Bosano e Stefano Novelli

«Se lunedì (29 aprile) ci é parsa incomprensibile la scelta delle dimissioni di Sergio Loggi da presidente della Provincia di Ascoli, ieri ne abbiamo compreso i motivi: l’avvio della procedura di dissesto guidato notificata dalla sezione di controllo regionale della Corte dei Conti (leggi qui)».

Con queste parole i consiglieri provinciali del Partito Democratico Serena Silvestri, Isabella Bosano, Stefano Novelli ed il vice presidente Giovanni Borraccini (astenutisi dalla votazione per l’approvazione del Bilancio – leggi qui) commentano quanto accaduto all’Ente di Palazzo San Filippo, dove già la situazione si era fatta “traballante” per l’uscita dalla maggioranza di alcuni consiglieri, tra cui lo stesso Borraccini.

«Dagli atti trasmessi – si legge ancora nella nota dei consiglieri dem – apprendiamo che “gli obiettivi di strutturale risanamento finanziario,  non possono considerarsi raggiunti con la conseguenza che deve darsi corso alla procedura di dissesto guidato. Ed i tutto questo, il presidente Loggi si è dimesso senza comunicare nulla di tale situazione ai consiglieri provinciali, anzi dando  rassicurazioni su una possibile uscita dal predissesto.

Siamo rimasti attoniti, amareggiati, di quanto accaduto e all’oscuro di tutto.
Mai un’informativa al Consiglio da parte del presidente.

Abbiamo appreso la notizia soltanto ieri pomeriggio, oltre un giorno dopo l’arrivo della deliberazione della Corte Dei Conti.
E’ stato un fulmine a cielo sereno che ha visto peraltro il presidente abbandonare la nave nella difficoltà. Un atto gravissimo che, tra l’altro, mette ancora più in difficoltà tutto l’Ente e soprattutto i suoi dipendenti.

Noi consiglieri provinciali del Partito Democratico la nave non la abbandoniamo. Garantiamo l’efficienza dell’Ente per i servizi ai cittadini e per gli stessi dipendenti, rimanendo al nostro posto e riaffermando il nostro senso di responsabilità e la disponibilità».

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