di Salvatore Mastropietro
Pomeriggio amaro in un “Del Duca” da record stagionale di spettatori (oltre 8.000): il Cosenza di William Viali, l’allenatore che aveva cominciato la stagione sulla panchina bianconera, espugna il fortino bianconero con un eurogol siglato dal vice cannoniere del campionato Gennaro Tutino al termine del primo tempo. Il Picchio mastica amaro dopo una gara in cui non sono mancate occasioni da gol, tra cui anche un palo colpito da Zedadka e due rigori assegnati dall’arbitro Piccinini e poi revocati con l’ausilio del Var Nasca di Bari.
Anche stavolta a livello di impegno c’è poco da rimproverare alla squadra di Carrera, che non a caso esce con gli applausi della Curva e con un coro scandito a gran voce: «Noi vogliamo questa salvezza». Salvezza diretta complicata dalla contemporanea vittoria dello Spezia contro il Palermo (prossimo avversario dell’Ascoli). In attesa di Bari-Parma, buone notizie, invece, da Bolzano, dove la Ternana esce sconfitta per 4-3.
LE PREMESSE – Rispetto alla vittoriosa trasferta di Terni mister Carrera opera due cambiamenti nell’undici iniziale. Botteghin, match winner al “Liberati”, ritrova il posto da titolare ad oltre due mesi dall’ultima volta al centro della difesa. A centrocampo, invece, c’è Masini e non Valzania. In avanti confermata la coppia offensiva formata da Duris e Nestorovski con Rodriguez che si accomoda inizialmente in panchina. Lato Cosenza, l’ex di turno Viali si affida ad un altro ex, Forte (3 reti nelle ultime 2 gare), per il reparto offensivo al fianco del vice cannoniere Tutino. In porta, viste le assenze di Micai e Venturi, c’è Marson. A centrocampo Voca vince il ballottaggio con Zuccon.
6+IL PRIMO TEMPO – Il match inizia sotto una pioggia battente che rende il campo viscido e scivoloso. Esposto in Curva uno striscione recitante «Il primo tifoso dell’Ascoli: Costantino Rozzi». In campo entrambe le squadre costruiscono un paio di pericoli su palla inattiva. Da uno di questi nell’area di rigore del Cosenza l’arbitro Piccinini vede un tocco di mano ed indica il dischetto: tuttavia, dopo circa un minuto, il Var Nasca lo richiama al monitor ed il fischietto emiliano rettifica la decisione. Picchio pericoloso al 9′ con Nestorovski, che colpisce a botta sicura dopo una sponda ma non riesce ad angolare la conclusione: si salva Marson. Al 17′ altra grande occasione per i bianconeri: cross di Falzerano dalla destra che trova Zedadka in area; il colpo di testa dell’ex Napoli si schianta sul palo alla sinistra di Marson. Sulla respinta il portiere rossoblù frana su Masini, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Al 20′ altra bella discesa di Falzerano, ma il suo cross basso in area piccola trova solo la respinta di Marson. Al 24′ il Cosenza pareggia il conto dei legni: Camporese spizza sugli sviluppi di una punizione battuta da Calò, ma il tentativo ha la stessa sorte di quello di Zedadka. Per avere un’altra occasione bisogna attendere il 36′ quando Forte svetta su cross di Voca: palla alta di poco. Quando i ritmi si abbassano è il Cosenza a farla da padrone e si vede al minuto 41, quando la compagine di Viali confeziona il gol del vantaggio: Tutino riceve palla da D’Orazio e fa partire un tiro a giro imparabile, che bacia il palo e termina a rete.
IL SECONDO TEMPO – Il primo tentativo della ripresa è dell’Ascoli, con Caligara che raccoglie dai venticinque metri e fa partire un mancino insidioso: sfera a lato di circa un metro dopo una deviazione. Al 51′ colpo di testa di Duris ben controllato da Marson. Un minuto la grande occasione è nuovamente sui piedi di Caligara, servito in profondità da Duris con l’aiuto di una deviazione: il suo sinistro a incrociare termina a lato di un soffio. Tentativo simile al 54′ da parte di Duris, fermato però da un bell’intervento in tuffo di Marson. Sul fronte opposto il Cosenza torna a rendersi pericoloso con un cross di D’Orazio, su cui una deviazione di Masini per poco non beffa Vasquez. Dopo un quarto d’ora mister Carrera cambia totalmente l’attacco: dentro Tarantino e Rodriguez al posto di Duris e Nestorovski. Dopo venti minuti di assedio bianconero il Cosenza riprende campo e inizia con le solite perdite di tempo. Il gioco rimane fermo oltre tre minuti per un colpo fortuito di Rodriguez a Calò, al cui indirizzo piovono un paio di bicchieri vuoti dalla Tribuna “Est”. Rossoblù ad un passo dal raddoppio al 76′, quando Vasquez è miracoloso con un intervento di piede su un tentativo da posizione ravvicinata di Mazzocchi. Il Picchio non riesce a rendersi pericoloso, complice un nervosismo in costante crescita. Carrera prova ad aumentare il peso offensivo passando al 4-2-4. Al minuto 84′ Rodriguez viene toccato fallosamente da Calò in area di rigore: Piccinini decreta il secondo penalty di giornata, ma anche stavolta il Var Nasca arriva in suo soccorso e cambia la decisione. Brivido sulla schiena del Cosenza all’88’, quando una deviazione della retroguardia rossoblù per poco non beffa Marson. Negli otto minuti concessi da Piccinini succede tanta bagarre, ma mancano le occasioni: il Cosenza passa, centra la salvezza matematica e si regala anche qualche speranza playoff.
ASCOLI (3-4-1-2): Vasquez; Vaisanen (37’st Streng), Botteghin, Mantovani; Falzerano (37’st Celia), Masini, Di Tacchio, Zedadka; Caligara (29’st D’Uffizi); Duris (14’st Rodriguez), Nestorovski (14’st Tarantino). A disposizione: Viviano, Bolletta, Quaranta, Tavcar, Celia, Adjapong, Valzania, Giovane, Streng, D’Uffizi. Allenatore: Carrera
COSENZA (3-5-2): Marson; Meroni, Camporese, Fontanarosa; Marras, Voca (22’st Zuccon), Calò, Antonucci (42’st Cimino), D’Orazio (22’st Frabotta); Tutino (35’st Canotto), Forte (22’st Mazzocchi). A disposizione: Lai, Castelnuovo, Gyamfi, Florenzi, Viviani, Praszelik, Crespi. Allenatore: Viali
Arbitro: Piccinini di Forlì (assistenti Yoshikawa di Roma e Ricciardi di Ancona, quarto ufficiale Renzi di Pesaro, Var Nasca di Bari, Avar Chiffi di Padova)
Reti: 41’pt Tutino (C)
Note: spettatori 8.073, incasso 80.218 euro (paganti 4.749 di cui 186 ospiti, euro 53.950; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti Vaisanen (A), Falzerano (A), Mantovani (A), Calò (C), Di Tacchio (A), Camporese (C), Zuccon (C), Fontanarosa (C), Tutino (C9. Angoli . Recupero 2’+8′
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