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Due oss per tre reparti la notte: alla Murg l’operatore c’era ma è stato tolto come il medico, preoccupazione per l’estate ormai alle porte

SAN BENEDETTO - La notizia che l'Ast dota di operatore socio sanitario un reparto «dove non era presente"» ha "infastidito chi opera nel Pronto Soccorso e chi ne conosce storia e dinamiche. Nessuna meraviglia da parte del dottor Andrea Piccinini, segretario regionale Cimo, il quale già aveva lanciato l'allarme su quello che, senza mezzi termini aveva definito ridimensionamento della Medicina d'Urgenza, con la riduzione dei posti. Preoccupazione anche per gli operatori di Cardiologia e Anestesia, gli altri due reparti coperti dagli stessi due operatori
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Il Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto

 

 

di Maria Nerina Galiè

Quando l’Ast picena parla di riorganizzazione è inevitabile, da parte di addetti ai lavori e sindacati, andare in allarme. L’ultima riguarda gli operatori socio sanitari all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (che invece, per intercessione di un sindacato – la Uil – a luglio e agosto non perderà il secondo tecnico radiologo – leggi qui).

L’Ast in merito alla riorganizzazione degli oss: «Valorizzare e ottimizzare le attività assistenziali nei confronti dei pazienti grazie alla presenza di operatori socio sanitari anche durante le ore notturne, in reparti in cui questa figura, di notte, finora, non è presente. Questo l’obiettivo dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli nel redigere un nuovo Piano di attività da erogare durante i turni diurni e notturni da parte degli oss in dotazione nelle unità operative di medicina d’urgenza, cardiologia e anestesia e rianimazione dell’ospedale “Madonna del soccorso”». 

In questo caso, più che allarmare la notizia data per “buona notizia”, quasi una concessione, ha “infastidito” chi opera nel Pronto Soccorso e chi ne conosce storia e dinamiche.

Prima di febbraio, cioè quando la Murg è stata spostata, “temporaneamente e per lavori necessari” con la conseguente riduzione di letti da 13 a 8, l’oss la notte c’era, ma poi è stato tolto.

Quindi, la prima obiezione che viene fatta, emerge da un semplice conto matematico: prima di notte c’era un oss h24 in Murg, uno in Cardiologia, uno di Anestesia e Rianimazione. Tre. Ora due, come da febbraio in poi. Con la differenza che adesso in due devono coprire anche la Murg.

La questione degli oss è solo uno degli aspetti che preoccupa il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale rivierasco che si deve preparare all’ondata estiva.

Fino a febbraio, la Murg, con 13 posti e dotata di semintensiva, poteva contare su un medico due infermieri e un oss, dedicati e h24. In questo modo i letti venivano modulati in base alle esigenze del Pronto Soccorso tra Osservazione breve (pazienti meno gravi), ricoveri ordinari e Medicina d’Urgenza vera e propria, per i pazienti gravi e instabili.

Ora, oltre ad avere 5 letti in meno con una semintensiva ripristinata quasi “a forza” con lo spostamento di monitor e quant’altro necessario per non perdere la preziosa funzione, non c’è il medico la notte. E da febbraio, nemmeno l’oss.

Pertanto non è ritenuto opportuno collocare lì i pazienti gravi che devono essere costantemente monitorati. E restano quindi al Pronto Soccorso, dove in orario notturno i medici presenti si devono dividere tra gli accessi e  pazienti con infarti, ictus e politraumi.

Il dottor Andrea Piccinini (Cimo)

Nessuna meraviglia per questa “discutibile riorganizzazione” di oss, da parte del dottor Andrea Piccinini, segretario regionale Cimo (il sindacato dei medici ospedalieri), il quale si era espresso senza mezzi termini, all’indomani del verificarsi di quello che temeva nella Murg ridimensionata di San Benedetto«E’ arrivata la nota chiarificatrice della direzione, con la quale si dispone, oltre alla già nota riduzione dei posti letto, anche il temuto taglio del personale medico dedicato alla Murg (Medicina D’Urgenza) nel turno notturno. L’assistenza sarà rimodulata con la presenza di un medico dedicato solo nel turno diurno, mentre di notte l’assistenza sarà garantita da uno dei due medici del pronto soccorso.

 Una disposizione, da parte della Direzione, che toglie definitivamente il dubbio su ciò che tutti speravano di scongiurare, cioè il ridimensionamento della Medicina d’Urgenza, che ora appare in tutta la sua evidenza e che potrebbe mettere a rischio la funzione stessa della Medicina d’Urgenza. Riteniamo utile ribadire che, pochi posti letto di MURG, senza copertura medica “dedicata” H24 (ma affidati al solo medico di notte che lascia il pronto soccorso per intervenire in urgenza), non consentono di garantire alcuna vera funzione di Medicina d’Urgenza, e tanto meno di attività semintensiva».

C’è preoccupazione da parte degli stessi oss.

Nursind e Usb, reduci dall’incontro sindacale con gli operatori, ricordano che in «Cardiologia ci sono 5 posti letto ad alta complessità assistenziale monitorati, oltre a 7 posti letto con telemetria, rendendo necessaria la presenza di personale infermieristico e oss h24. Questa operazione aziendale si traduce semplicemente in tagli ai servizi, alle unità e alla qualità, mettendo a rischio sia la sicurezza che la qualità del lavoro svolto dal personale coinvolto e, di conseguenza, dei fruitori dei servizi. Tale strategia comporta un aumento del carico lavorativo sulle spalle dei lavoratori».

In ogni caso, l’Ast ha rimandato l’applicazione della nuova riorganizzazione all’incontro sindacale del prossimo 8 maggio.



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