Ventidio Basso, doppietta di lusso: concerto di Zarrillo, poi Chiara Francini

di Luca Capponi 

Dopo il sold out con la Pfm, tocca a Zarrillo. Poi alla mattatrice Chiara Francini. Tutto al Ventidio Basso, nel segno di una stagione teatrale che volge al termine ma che non lesina appuntamenti di qualità.

Michele Zarrillo

Con ancora negli occhi e nel cuore le melodie della Premiata Forneria Marconi e di Fabrizio De Andrè, concerto andato in scena nel weekend, il Massimo cittadino si prepara ad accogliere uno dei cantautori più raffinati del panorama nazionale. Dagli inizi progressive degli anni settanta fino al successo pop, Michele Zarrillo ha recentemente registrato un altro piccolo primato, dopo avere venduto oltre 2 milioni di dischi in carriera, quando i dischi si vendevano davvero e non bastava un click per certificare il successo: in seguito alla recente apparizione al Festival di Sanremo in duetto col giovane Will, la sua “Cinque giorni” (brano del 1994 che all’Ariston si classificò quinto per poi divenire una hit) è tornata in auge fino a raggiungere il Disco d’Oro.

Chiara Francini

Proprio sul trentennale di questa canzone, una delle sue più note insieme a “L’elefante e la farfalla”, “Una rosa blu” e “La notte dei pensieri”, per citarne tre, Zarrillo ha incentrato il suo tour che, mercoledì 8 maggio alle 21, toccherà anche il Ventidio Basso. Occasione propizia per ripercorrere insieme cinquant’anni di carriera, lui che, romano classe 1957, esordì che era appena un ragazzo. Ad accompagnarlo, sul palco, un team di musicisti composto da Roberto Guarino (chitarre), Andrea Valentini (chitarre), Andrea Rongioletti (tastiere), Danilo Fiorucci (basso) e Pino Vecchioni (batteria).

Appena il tempo di riprendere il fiato ed ecco che il fine settimana porterà in dote due date in compagnia di Chiara Francini. Sabato 11 maggio alle 20,30 e domenica 12 maggio alle 17,30, infatti, l’attrice toscana darà vita a “Forte e Chiara”, monologo in cui si racconta attraverso musica, aneddoti e vicende personali. Una garanzia di ironia, sensibilità e genuinità, per lei che alla recitazione (negli ultimi due decenni al cinema, in teatro e in tv ha partecipato a decine di produzioni) ha sempre affiancato la scrittura, pubblicando ben cinque libri, tra cui l’ultimo che ha dato il titolo allo spettacolo. In tal senso la laurea in Lettere all’Università di Firenze, con tanto di 110 e lode, rappresenta un lato della sua poliedricità assolutamente da approfondire.

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