di Lino Manni
Dopo nove anni consecutivi nel campionato di Serie B la barca bianconera rischia di affondare.
L’ultima retrocessione, dalla serie cadetta alla C, nel campionato 2012/2013. I bianconeri guidati in panchina da Massimo Silva, con un intermezzo di quattro partite con Rosario Pergolizzi, chiusero il campionato al ventesimo posto con 42 punti ridotti a 41 per 1 punto di penalizzazione per calcio scommesse.
Nonostante i gol di Simone Zaza (18 reti) l’Ascoli dell’allora presidente Roberto Benigni retrocede. La partita decisiva della stagione quella dell’11 maggio 2013, al “Del Duca”, con la Ternana. L’Ascoli pareggia 1-1 sbagliando un calcio di rigore con Fossati. Poi nell’ultima di campionato perde in trasferta con il Cittadella e la frittata è fatta.
Dopo quella retrocessione nasce una nuova società e un nuovo Ascoli che torna in B con il presidente Francesco Bellini. Mentre la società cambia proprietari e ai vertici si alternano diversi presidenti, la squadra dal campionato 2015/2016 è stabilmente in Serie B. Con alti e bassi, con soddisfazioni e delusioni. Per i tifosi bianconeri la gioia si alterna all’ansia, come per la salvezza attraverso la doppia sfida ai playout con l’Entella nel campionato 2017/2018. Due partite, due 0-0 ma grazie al miglior piazzamento in campionato la squadra allenata da Serse Cosmi rimane tra i cadetti.
Nel corso di questi ultimi nove anni c’è stata anche l’illusione di tornare in A con lo spareggio playoff del campionato 2021/2022. L’Ascoli di Sottil con Leali in porta e con il centravanti Dionisi (ora alla Ternana) autore di 9 reti approda agli spareggi promozione. È Lapadula a spegnere i sogni di gloria dei bianconeri nella sfida con il Benevento. Nove anni di alti e bassi, ma sempre nove anni di Serie B. Ora a novanta minuti dal termine c’è da abbattere una torre (il Pisa) e sperare nelle disgrazie delle altre per concedersi qualche altra possibilità di salvezza.
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