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Tre “Casette della Gioia” in Vallata per aiutare chi ha più bisogno, è il “Progetto FA.re RE.te”

MONSAMPOLO DEL TRONTO - Diverse associazioni e organizzazioni per creare un supporto stabile: punti di ascolto, aiuto per il lavoro e le cure sanitarie e l'istruzione. Il vescovo Palmieri: «Si vive in una situazione di malessere e i dati delle Caritas provinciali ci danno una fotografia preoccupante»
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Da destra il vescovo Gianpiero Palmieri, Simonetta Sgariglia di Kairos, Donatella Rossi Brunori della Fondazione Carisap e altri rappresentanti delle associazioni del progetto Fare Rete

 

di Pier Paolo Flammini

 

Si chiama FA.re RE.te ed è il progetto di sostegno sociale che porterà alla realizzazione, nella media Vallata del Tronto, di tre “Casette della Gioia“, grazie al coinvolgimento di molte associazioni e al contributo della Fondazione Carisap di Ascoli Piceno. Le tre “Casette della Gioia” avranno sede in tre punti della via Salaria: al centro (a Monsampolo del Tronto presso la sede di Kairos, sulla vecchia stazione ferroviaria), a est (a Monteprandone, nella sede dell’Associazione Madre Teresa di Calcutta onlus) e ad ovest (Colli del Tronto, presso Gocce di Carità).

 

Tante le associazioni o comunque le organizzazioni coinvolte: oltre a Kairos Ovd di Stella di Monsampolo, la Fondazione Carisap, la Cisl provinciale, il Pronto Soccorso Psicologico, la Nuova Ricerca Agenzia Res, Associazione Madre Teresa di Calcutta Onlus, Ama Aquilone, con il supporto dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto e dell’Ambito Territoriale 21.

 

Il territorio di riferimento comprende Castel di Lama, Colli del Tronto, Castorano, Spinetoli, Monsampolo del Tronto e Monteprandone e ha oltre 38 mila abitanti (di cui 3.142 stranieri residenti) e una superfice di circa 71 chilometri quadrati.

 

La rete di partenariato crede fortemente in una società equa debba promuovere l’accesso a un lavoro dignitoso e sostenere le  piattaforme di protezione sociale per l’inclusione, soprattutto delle persone ai margini della società e per questo ha deciso di “Mettersi in Ascolto della Sofferenza” aprendo 3 “Cittadelle della Gioia” in 3 punti della via Salaria: centro (a Monsampolo del Tronto – presso la sede di Kairos), est (a Monteprandone – nella sede dell’Associazione Madre Teresa di Calcutta onlus) e Ovest (Colli del Tronto, presso Gocce di Carità).

 

Il vescovo delle diocesi di Ascoli e San Benedetto, Gianpiero Palmieri, sottolinea l’importanza dell’unione di più realtà per fini di solidarietà sociale: «In questo modo riusciamo a intervenire in maniera più efficace nel territorio: la situazione che si vive nel nostro territorio è molto delicata, i dati che ci presentano le due Caritas di San Benedetto e Ascoli ci danno una fotografia preoccupante. Nelle nostre strutture arrivano tante persone, a volte anche coloro che non si recano nei centri istituzionali perché se ne vergognano: negli ultimi anni gli studi nazionali della Caritas hanno evidenziato come sia sempre più difficile, per chi nasce nella povertà, uscirne».

 

«Viviamo perciò in una situazione di malessere – continua – tangibile nelle nuove generazioni e non solo, cosa che ha a che fare con il senso del vivere quotidiano, a partire dalla denatalità. Dobbiamo dare slancio e fiducia al nostro territorio, non in maniera assistenzialistica. Il prossimo 24 maggio sarà inoltre l’occasione per le due Caritas della Diocesi di illustrare, in una conferenza stampa, un documento comune sull’Europa in vista delle elezioni, documento che ha visto la partecipazione nella stesura della Caritas nazionale e dei vescovi cattolici europei» conclude Palmieri.

 

La sede di Kairos a Stella di Monsampolo, uno dei punti che saranno anche Casette della Gioia

Simoneta Sgariglia dell’associazione Kairos, nata nel 2015 su azione di un gruppo di catechiste di Monsampolo su richiesta del parroco, testimonia di «una situazione di difficoltà in Vallata, dopo spesso sono arrivate persone che non riescono ad avere una casa a San Benedetto o Ascoli, e dunque anche di diverse etnie, ma ci sono anche tante famiglie italiane. Notiamo che nei momenti di difficoltà, in assenza di persone che aiutino, queste persone non riescono a uscire dalla situazione di negatività. Per questo motivo molto importante è il supporto del Pronto Soccorso Psicologico, oppure, grazie al supporto di altre realtà come Cisl o Fondazione Carisap, riuscire ad aiutare chi ha bisogno di cure farmaceutiche o di prendere appuntamenti per visite sanitarie».

 

«Effettivamente il rischio della Vallata è di restare un po’ isolata tra i due poli urbani principali della Provincia – aggiunge Donatella Rossi Brunori, consigliera della Fondazione Carisap – FA.re RE.te è davvero un bel modo per realizzare sinergia tra le associazioni e i volontari: penso che intervenendo in questo ambito la Fondazione abbia davvero indovinato un settore bisognoso di aiuto. Importante anche coinvolgere i giovani e le famiglie».


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