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Samb, sogni e realtà: suggestione Banegas, ma il primo passo va verso mister Palladini

SERIE D - A breve si attendono le prime decisioni per il prossimo campionato, a partire dall'allenatore che sembra essere il sambenedettese Palladini. E da L'Aquila si parla del possibile arrivo in Riviera dell'attaccante argentino, 18 gol in questo campionato, vecchia conoscenza del d.s. De Angelis
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Ottavio Palladini ai tempi in cui allenava la Samb

 

Campionato finito del tutto, dopo l’amaro pareggio a L’Aquila, con una Samb rigenerata da mister Mancinelli e molto sfortunata – quasi una sintesi dell’intero campionato – con autogol di Sirri al 94′ dopo due grandi occasioni per il 2-0 che Martiniello non è riuscito a concretizzare. Ma, va detto – in attesa di conoscere dettagliatamente i criteri degli eventuali ripescaggi a partire dalle vincenti dei play off – che anche in caso di vittoria la Samb sarebbe stata, in partenza e sulla scorta di quanto avvenuto negli scorsi campionati, settima sulle nove vincenti.

 

E se il settimo posto nella griglia play off, un anno fa, consentì alla Casertana di salire di categoria, stavolta nelle prime posizioni ci sono Siracusa, Ravenna e Grosseto (ora anche L’Aquila), dunque città potenzialmente capaci di pagare i 300 mila euro necessari e con impianti adatti alla C.

 

Chiuso questo capitolo, si apre quello della programmazione del prossimo campionato. Dando per scontata la conferma del direttore sportivo Stefano De Angelis, oltre al “passo indietro” dell’attuale consulente esterno Massimiliano Fanesi, la prima mossa sarà quella del nome del prossimo allenatore e poi, a seguire, il direttore generale (contatti ci sono stati con Luca Faccioli, occorrerà capire se frutteranno o meno, a questo punto) e poi conferme, partenze e nuovi arrivi.

 

Proprio tra gli arrivi la sfida de L’Aquila, e proprio dalla sponda aquilana, ha lasciato trapelare quella che al momento è solo una suggestione: ovvero l’arrivo a San Benedetto di el Pocho Banegas, argentino, autore di 18 gol, classe 1992, esterno destro e mancino, dotato di un tiro dalla distanza forte e preciso, col quale, spesso, ha trafitto i (portieri) del girone. Non è detto che le sirene aquilane non riescano a trattenerlo, specie se rafforzate dall’aiuto dell’ex presidente del Teramo Campitelli, però gli addetti ai lavori del capoluogo abruzzese davano per scontato l’arrivo di Banegas a San Benedetto.

 

C’è un dettaglio non da poco: l’argentino, nel 2020-21, era al Notaresco, con Stefano De Angelis direttore sportivo: quell’anno segnò 16 gol in 25 partite. E’ un attaccante che in D viaggia spesso in doppia cifra e che a L’Aquila ha toccato il proprio record personale (un anno fa 10 gol alla Cavese).

 

Ma Banegas è un classico esterno da 4-3-3 (o 3-4-3) e per prima cosa occorrerà sapere se il nuovo allenatore adotterà il tridente offensivo. Nuovo allenatore che potrebbe essere Ottavio Palladini, presente anche a L’Aquila, il quale ha già avuto contatti con la società rossoblù. Bisognerà però anche definire il rapporto con l’attuale allenatore Marco Mancinelli, che Massi vorrebbe tenere nello staff tecnico: e quindi, verificare l’eventuale sua permanenza, in che ruolo. A scendere, una volta individuato l’eventuale direttore generale, pensare anche alle formazioni del settore giovanile e a eventuali giovani della Juniores – specie 2006, obbligatori nel prossimo campionato di D – che potranno aiutare la prima squadra.

 

Ma se la Samb sogna al momento Banegas, allora l’altro nome da tempo desiderato, l’esterno Kerjota della Vigor Senigallia (19 gol e 29 assist per lui in due campionati), giocoforza va ridimensionato, avendo lo stesso ruolo di Banegas (pur di nove anni più giovane). Un eventuale colpo Banegas, poi, sarebbe inferto a una diretta concorrente.

 

Tanti insomma gli argomenti su cui lavorare in una Serie D che si preannuncia a trazione marchigiana: oltre la Samb, Atletico Ascoli, Civitanovese (neopromossa), Fermana (retrocessa), Recanatese (retrocessa), Fossombrone, Vigor Senigallia. Se si aggiunge il Teramo (neopromossa) e si valutano le retrocesse (la laziale Tivoli, la molisana Vastogirardi, comunque sostituita dalla neopromossa Isernia, e la campana Matese), ecco che il girone F l’anno prossimo potrebbe essere ben diverso.


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