di Giuseppe Di Marco
A quando la fine dei lavori in Medicina d’Urgenza? Quando verrà ripristinato lo status quo ante nell’area critica del “Madonna del Soccorso”? Domande che tuttora rimangono inevase: Il futuro del Dipartimento pubblico di Emergenza, sulla costa picena, è ancora tutto da chiarire e anzi potrebbe essere molto diverso rispetto alle previsioni iniziali.
Se ne è parlato nella conferenza stampa di presentazione della nuova apparecchiatura laparoscopica, presieduta dalla dottoressa Nicoletta Natalini, che ha spiegato: «La fine dei lavori in Medicina d’Urgenza potrebbe slittare». La deadline, inizialmente, era stata fissata a luglio, ma a fine maggio non è ancora chiaro quando l’intervento ai flussi d’aria annunciato a gennaio verrà portato a termine. Si ipotizza, al momento, entro la fine dell’estate, magari a settembre.
Va ricordato che, nell’attuale situazione, la Murg è stata trasferita al piano del Pronto Soccorso, e i posti letto sono stati ridotti temporaneamente da 13 a 8 unità. «Voglio precisare che l’attuale assetto sta funzionando benissimo – ha aggiunto il direttore Ast – I pazienti beneficiano di monitoraggio quotidiano e se c’è bisogno di un’osservazione breve intensiva è possibile farla nei locali che abbiamo allestito». Ma cosa accadrà alla Murg dopo i lavori? «E’ chiaro che non vogliamo perdere posti letto, ma non è il numero di questi a rendere conto del servizio sanitario reso, bensì la qualità dello stesso, e tecnologie come quella appena acquistata potranno testimoniarlo, nonché come vengono fatti ruotare i pazienti. In tal senso è importante sottolineare che abbiamo migliorato il sistema di dimissioni, anche attraverso il ricorso al fast track».
Altro aspetto spinoso è quello del personale da destinare all’emergenza, in preparazione dell’estate: «Il problema, semmai, è la carenza di medici. Quelli che potremo impiegare attraverso concorso saranno disponibili da fine anno, non in estate. Nel frattempo abbiamo emanato due bandi, di cui uno per specialisti, che ci potrà essere utile per il trattamento dei codici minori. E’ stato chiesto l’aumento di turni alla cooperativa ed è stato anche emanato un bando di mobilità. E’ stato assunto un nuovo ortopedico ed è stata attivata la procedura per il facente funzione: le dimissioni del dottor Di Matteo, quindi, non hanno portato ad una riduzione del numero di ortopedici. Anzi, ne abbiamo anche uno in più, in un settore come quello della traumatologia a cui afferisce una grande porzione della casistica collegabile all’afflusso turistico».
In Cardiologia, invece, manca un’unità e l’Ast avrebbe incassato ben sette rifiuti per l’assunzione a tempo indeterminato. Si procederà, insomma, con lo scorrimento delle graduatorie.
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