Un ascolano di 45 anni, coinvolto in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila riguardante un traffico internazionale di cocaina, chiederà un risarcimento per ingiusta detenzione.
L’uomo, arrestato dieci anni fa, è stato recentemente assolto dal collegio del tribunale di Teramo. Difeso dall’avvocato Umberto Gramenzi, il 45enne ha trascorso un periodo in carcere durante il quale è stato accusato di far parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti.
L’inchiesta aveva svelato un traffico di droga che, dalla Colombia, transitava per Madrid e giungeva in Italia, destinata alle province di Ascoli e Teramo. L’organizzazione, composta principalmente da spagnoli e sudamericani, si occupava di distribuire la cocaina sul territorio italiano.
Secondo l’accusa, l’ascolano era utilizzato come corriere per immettere la cocaina nelle piazze di spaccio locali, in particolare fra Ascoli e San Benedetto. La sua ex moglie, che spesso si recava in Spagna e in Colombia, lo informava dei movimenti e delle trattative in corso, consegnandogli la droga da vendere al dettaglio.
Nonostante le gravi accuse, il 45enne è stato assolto e ora sta valutando, insieme al suo avvocato, la richiesta di risarcimento per i giorni ingiustamente trascorsi in carcere.
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