di Peppe Ercoli
Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto, riflette sul risultato della sua candidatura alle elezioni europee per il Partito Democratico.
«E’ stata un’esperienza gratificante, ma ora torno a fare il sindaco di Arquata del Tronto e a pensare alla ricostruzione. Sono contento del mio risultato elettorale, sono il primo del Pd in Ascoli città. Raccogliere 6.500 voti nelle Marche, partendo praticamente per ultimo, è un buon risultato. Arquata, Acquasanta e Montegallo hanno risposto bene, come complessivamente la zona montana e altre parti della regione. Va tenuto conto che non ho avuto i mezzi che avevano Ricci e gli altri e – afferma Franchi – che non ero nemmeno ‘portato’ molto dalla federazione picena del Pd che ha puntato su Ricci».
Franchi avrebbe voluto rappresentare le zone terremotate del centro Italia a Bruxelles. «Vuol dire che da adesso il mio compito sarà sollecitare chi è stato eletto, Matteo Ricci, Alessia Morani e lo stesso Nicola Zingaretti; dovranno farsi carico di fare in modo che l’Europa continui a sostenere e – prosegue – anzi aumenti il sostegno alla ricostruzione perché ne hanno bisogno Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio»
La ricostruzione pubblica ad Arquata del Tronto è in corso e sarà ancora lunga. «Stanno andando a gara progettazione e quindi lavori per le frazioni di Trisungo e Tufo. A fine mese sarà la volta di Arquata capoluogo che è fondamentale essendo un appalto integrato, stiamo cercando di risolvere alcuni problemi su Vezzano. Procede anche la ricostruzione privata tanto che – conclude Franchi – molta gente sta iniziando a uscire dalle casette e rientra dentro le proprie abitazioni».
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