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Elezioni ad Ascoli, ecco i nuovi consiglieri: 25 seggi per la maggioranza, il M5S resta fuori

ASCOLI - Il 74% ottenuto da Fioravanti garantisce 5 posti in più in favore del centrodestra, con grande spazio per le liste di Fratelli d’Italia e del sindaco rieletto. Diversi i volti nuovi che metteranno piede per la prima volta in Sala della Ragione, non mancano gli esclusi eccellenti e le “quote 0”
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di Federico Ameli

 

Archiviato il trionfo elettorale di Marco Fioravanti sullo sfidante Emidio Nardini, i riflettori si spostano inevitabilmente sui 399 aspiranti consiglieri che, tra le fila dell’uno e dell’altro candidato, hanno tirato la volata nella speranza di ottenere un seggio in Sala della Ragione.

 

Fidati compagni di viaggio, tra politici navigati e giovani alle prime armi, cacciatori di preferenze in una lotta senza quartiere in cui, come al solito, non è consentito fare prigionieri. Qualcuno ha potuto festeggiare già nella notte l’elezione nel nuovo Consiglio comunale, altri invece dovranno attendere le nomine della giunta per poter entrare con regolarità a Palazzo dei Capitani e sedere tra i banchi della maggioranza.

 

25 “CONTRO” 7 – L’elezione al primo turno con una percentuale bulgara consentirà al sindaco Fioravanti di contare su ben 25 seggi sui 32 a disposizione, con 5 consiglieri della sua coalizione in più rispetto ai 20 della scorsa consiliatura. Va da sé che, per la minoranza, saranno solo 7 i rappresentanti del centrosinistra a portare avanti un progetto di opposizione costruttiva che, numeri alla mano, appare tutt’altro che semplice e scontata.

 

I SEGGI DI OPPOSIZIONE – Partendo dal lato destro dell’aula, oltre al candidato sindaco Nardini saranno dunque in 6 a occupare gli scranni della minoranza, 3 dei quali candidati tra le fila del Partito Democratico (10,68%). Due riconferme (il segretario provinciale Francesco Ameli, che con 585 preferenze è il più votato della coalizione, e il segretario comunale Angelo Procaccini con 263 voti) e una new entry rispetto all’ultima consiliatura, Manuela Marcucci con le sue 290 preferenze.

Francesco Ameli

 

Il 6,94% ottenuto da Ascolto & Partecipazione porta in dote 2 seggi, da assegnare ad Andrea Dominici (273 voti) e Marta Luzi (229 voti), mentre Ascoli Bene Comune (3,15%) sarà rappresentata in Consiglio da Paola Maria Petrucci e le sue 73 preferenze.

 

La poco ambita palma per la peggior delusione di questa tornata spetta invece al Movimento 5 Stelle, che con un esiguo 3,08% non riesce a garantire continuità all’esperienza in Consiglio dell’uscente Massimo Tamburri, restando a secco di seggi. La più votata è Dora Cruciani con 79 preferenze, seguita a ruota da Ugo Cittadini (68) e Rita Colucci (54).

 

I SEGGI DI MAGGIORANZA – Discorso diverso per il fronte opposto in Sala della Ragione, con ben 25 consiglieri ad accompagnare l’attività amministrativa di Marco Fioravanti e della sua giunta. A proposito di giunta, la futura nomina di vicesindaco e assessori potrebbe cambiare le carte in tavola per 9 aspiranti consiglieri che ad oggi, elenchi alla mano, non troverebbero spazio in Consiglio comunale. Bisognerà attendere un paio di settimane per avere un quadro più completo della situazione, ma nel frattempo è già possibile tracciare un primo bilancio del Consiglio che verrà.

Marco Cardinelli

 

FRATELLI D’ITALIA, 6 SEGGI  – Iniziamo dal partito più votato, con ben 4.332 preferenze raccolte su un totale di 20.234 ottenute dalle liste di centrodestra. Con un imponente 16% e il leader assoluto di preferenze in squadra (l’assessore uscente Marco Cardinelli, con 1.158 voti, più del doppio della precedente tornata), Fratelli d’Italia si aggiudica ben 6 seggi. A occuparli di diritto saranno il già citato Cardinelli, Francesca Pantaloni (562 voti), Barbara Pennacchietti (483 voti), Marika Ascarini (397), Maurizio Simonetti (310) e Claudio Quirino Damiani (273).

 

Qualche volto nuovo rispetto all’ultima consiliatura, come quelli di Simonetti e Damiani, mentre tra le new entry spicca indubbiamente la storica segretaria di Guido Castelli, Barbara Pennacchietti, con l’attuale commissario per la Ricostruzione che a 5 anni di distanza dall’ultima volta “torna” – seppur indirettamente – in Sala della Ragione con uno dei suoi collaboratori più stretti e di lungo corso.

Francesca Pantaloni

 

Con la nomina della giunta all’orizzonte, tutto lascia pensare che saranno 2 i posti liberati dalle scelte del sindaco Fioravanti. Se così fosse, ci sarebbe spazio anche per Lucio Ionni e l’attuale capogruppo di FdI Daniela Massi.

 

FIORAVANTI SINDACO DI ASCOLI, 5 SEGGI – 14,38% delle preferenze, per un totale di 3.822 voti ottenuti. Anche la lista del sindaco Fioravanti ha fatto il pieno di consensi, guadagnandosi 5 posti in Consiglio. A sedere in Sala della Ragione saranno il presidente del Consiglio comunale uscente Alessandro Bono (725 preferenze, 246 in più rispetto al 2019), il capogruppo uscente di Forza Ascoli Laura Trontini (397 voti), Alessio Poli (322), Giorgio Passerini (231) ed Emanuela Marozzi (212), con questi ultimi 3 alla prima esperienza in Consiglio.

Alessandro Bono

 

La nota positiva arriva da un’età media particolarmente bassa, a cui hanno contribuito attivamente le ottime performance elettorali di giovanissimi come Poli e Passerini, poco più che ventenni ma con le idee chiare. Come per FdI, anche in questo caso potrebbe esserci spazio per un paio di candidati attualmente esclusi, Maria Paola Martellini (201 voti) ed Emanuele Angelini (189 voti).

 

NOI ASCOLI, 3 SEGGI – L’exploit di Massimiliano Brugni, che con 948 voti si piazza al secondo posto tra i più votati dell’Arengo, garantisce il 10,13% alla sua lista e 3 seggi ai suoi compagni di viaggio. Procedendo in ordine di voti, gli scranni spetterebbero allo stesso Brugni, l’ex assessore ai tempi della prima giunta Castelli, Giovanna Cameli (405 preferenze) e il consigliere uscente Emidio Premici (253 preferenze). Tuttavia, dando per scontata la riconferma in giunta di Brugni, a sostituirlo in Consiglio sarebbe Piera Seghetti, forte delle sue 185 preferenze.

Massimiliano Brugni

 

LEGA, 3 SEGGI – Difficile parlare di delusione in una coalizione capace di strappare il 73,9% al primo turno ma, complice anche un risultato tutt’altro che straordinario alle concomitanti europee, nel confronto con i verdetti di 5 anni il Carroccio è costretto a rinunciare a uno dei 4 seggi occupati nell’ultima consiliatura. L’8,54% dei voti consentirà infatti l’accesso in Consiglio comunale a 3 rappresentanti della Lega.

 

Si tratterebbe in tutti e tre i casi di uomini di fiducia dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini e dunque, in ordine di voto, dell’assessore uscente Nico Stallone (490 preferenze), della riconfermata Patrizia Petracci (371) e di Enrico Angelini Marinucci (317), alla pari con Dario Corradetti, assessore al Bilancio uscente. Con la probabile nomina di Stallone in giunta, per Corradetti si aprirebbero di nuovo le porte di Palazzo dei Capitani. Chance ridotte al lumicino, invece, per i consiglieri uscenti Luca Cappelli (276) e Mauro Agostini (272), resta fuori anche l’assessore agli Eventi Monia Vallesi (174).

Nico Stallone

 

FORZA ASCOLI, 2 SEGGI – La lista del vicesindaco uscente Gianni Silvestri ottiene 1.806 preferenze e il 6,8% complessivo, che vale 2 posti in Consiglio comunale. Se quello dello stesso Silvestri (468 voti) dovesse essere liberato da una sua probabile conferma in giunta, a sedere in Sala della Ragione sarebbero il dirigente scolastico Patrizia Palanca (188) e Stefano Cannella (122).

 

PENSIERO POPOLARE PICENO, 2 SEGGI – I fratelli Luigi (478 voti) e Attilio Lattanzi (366) si confermano due pesi massimi delle preferenze, trainando la loro lista verso un 5,86% che vale due seggi in Consiglio, nonostante le numerose schede nulle per via della sola indicazione generica del cognome. Probabile la nomina di uno dei due in giunta, con un posto che scorrerebbe dunque in favore di Giada Federici (220 voti).

Luigi e Attilio Lattanzi

 

NOI MODERATI, 2 SEGGI – Percentuale simile a Ppp, stesso numero di seggi. Due posti in Consiglio anche per Noi Moderati, che esprime una rappresentanza tutta al femminile con Manuela Di Micco (318 voti) e Stefania Damiani (139 voti).

 

FORZA ITALIA, 1 SEGGIO – Dopo aver ricomposto la spaccatura che aveva caratterizzato le ultime comunali, gli azzurri non riescono a bissare il buon risultato delle europee fermandosi al 5,01%, che vale un solo posto in Consiglio. Di diritto spetterebbe all’assessore uscente Donatella Ferretti (446 voti), ma in caso di riconferma in giunta passerebbe tra le mani di Alessandro Filiaggi (173), già presente nell’ultimo Consiglio con il gruppo “Insieme a Fioravanti”.

Donatella Ferretti

 

ASCOLI GREEN, 1 SEGGIO – Un solo posto anche per la lista dell’assessore uscente Maria Luisa Volponi, che con 259 voti fallisce l’accesso al Consiglio comunale. Chi potrà esserci, invece, è il consigliere uscente Carlo Narcisi, rieletto con 276 preferenze.

 

GLI ESCLUSI ECCELLENTI – Come da tradizione, anche questa tornata elettorale riserva qualche inattesa sorpresa. Impossibile, infatti, non notare le mancate riconferme di ben tre assessori – Corradetti, Vallesi e Volponi – come anche qualche assenza piuttosto pesante e diverse performance al di sotto delle aspettative. È il caso, partendo dall’opposizione, del capolista pentastellato Feliziano Ballatori, fermo a 37 preferenze, di Attilio Acciaccaferri, sostenuto con forza da Francesco Viscione ma bloccato a 108 preferenze, del consigliere uscente Massimo Maria Speri (118, Ascolto & Partecipazione) e dell’ex consigliere Antonio Canzian (181, Ascolto & Partecipazione).

Vallesi e Corradetti durante il corteo della Quintana di agosto 2021

 

Passando alla maggioranza, restano fuori l’ex assessore Sesto Claudio Travanti (125 voti, Forza Italia), l’ex candidato sindaco Pd Giancarlo Luciani Castiglia (94, Forza Italia), il garante dei Diritti per l’infanzia e l’adolescenza Annagrazia Di Nicola (154, Fioravanti sindaco di Ascoli), gli ex consiglieri Igino Cacciatori (134, Fioravanti sindaco di Ascoli) e Laura Balestra (94, Fioravanti sindaco di Ascoli).

 

QUOTA 0 – Immancabili anche in questa tornata le candidature che, per diverse ragioni, non sono riuscite a ottenere neppure una preferenza. Qualcuno si è fermato a un voto, con tutta probabilità il proprio, altri neppure a quello. Questa volta è toccato ad Angelo Antonio Corvetti (Ascoli Bene Comune), Eleonora Mariani (Forza Italia) e Caterina Tanzi (Forza Italia).

 

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