«I turni di lavoro dell’Ast non possono essere comunicati via WhatsApp»

I turni di lavoro sono stabiliti attraverso il quadro di servizio, e ogni modifica deve essere comunicata ufficialmente alle persone interessate, senza alcun obbligo di aderire ai gruppi WhatsApp.

Questo tengono a sottolineare i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute denunciando nel contempo le gravi criticità nella sanità di Ascoli, vale a dire «doppi turni consecutivi, turni spesso scoperti, trasferimenti illegittimi, straordinari non retribuiti, ferie non concesse, violazioni ripetute dei diritti contrattuali e mancata erogazione delle competenze economiche».

Denunciano pubblicamente che «gli operatori sanitari e altri dipendenti dell’Ast di Ascoli continuano a garantire il loro lavoro quotidiano senza che nessuno, al di fuori delle organizzazioni sindacali, intraprenda iniziative concrete per ristabilire la legalità in questa importante azienda pubblica del territorio».

Secondo le sigle sindacali «è tempo che qualcuno dica basta a questa gestione che ha compromesso le condizioni lavorative in tutti i posti di lavoro, con ripercussioni comprensibili sulla qualità dei servizi sanitari che ogni giorno subiscono gli effetti deleteri di una gestione del personale caratterizzata da numerose e reiterate violazioni normative».

I rappresentanti di Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute ribadiscono che «non c’è alcun obbligo di aderire ai gruppi WhatsApp, né di leggere o rispondere ai messaggi dal proprio cellulare, che è uno strumento strettamente personale. Allo stesso modo, non c’è obbligo di leggere tempestivamente le email. L’ordine di servizio scritto, anche se apparentemente illegittimo, deve essere rispettato con riserva di successiva impugnativa».