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Paziente morì all’ospedale Mazzoni, sette medici accusati di omicidio colposo

ASCOLI - I familiari si sono costituiti parte civile chiedendo la citazione dell'Azienda Sanitaria delle Marche quale responsabile civile
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L’Azienda Sanitaria delle Marche è coinvolta nella vicenda giudiziaria che vede sette medici dell’ospedale Mazzoni di Ascoli accusati di omicidio colposo per la morte di un ascolano, avvenuta il 16 ottobre 2021. Durante l’udienza preliminare, i familiari si sono costituiti parte civile. Gli avvocati difensori dei medici nell’ultima udienza hanno chiesto la citazione dell’Ast delle Marche come responsabile civile.

La richiesta è stata accolta dal giudice.

L’uomo fu sottoposto a un intervento chirurgico il 30 agosto 2021 per rimuovere una doppia neoplasia neuroendocrina, durante il quale si verificò la lacerazione della vena mesenterica superiore. La crisi fu risolta con una ricostruzione venosa, ma due giorni dopo si manifestò uno shock emorragico. Una Tac rilevò un ematoma addominale e segni di sanguinamento attivo, ma due medici non disposero un nuovo intervento chirurgico urgente. Anche nei giorni successivi, altri medici non intervennero adeguatamente. Il paziente morì il 16 ottobre per un’emorragia cerebrale nel contesto di uno shock multifattoriale che, secondo l’accusa, poteva essere evitato con un intervento chirurgico tempestivo.


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