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Rita Di Buò eletta segretaria del circolo Pd di Castel di Lama

CASTEL DI LAMA - La nuova leader della sezione dem lamense ha ottenuto la maggioranza dei voti degli iscritti nel confronto con l’ex segretario Falcioni. «Risultato che conferma la linea del partito, disattesa da chi ha agito per fini personali»
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di Federico Ameli

 

Dopo quasi 10 mesi di commissariamento, la sezione del Partito Democratico di Castel di Lama ha finalmente un nuovo segretario.

Rita Di Buò e Francesco Ameli

 

Si tratta di Rita Di Buò, iscritta di lungo corso al partito che nel congresso convocato per la serata di venerdì 14 giugno ha ottenuto la fiducia della maggioranza dei dem presenti, risultando dunque eletta nuova segretaria della sezione lamense.

 

Due le candidature presentate all’attenzione dei 103 votanti, con l’ex segretario e attuale assessore comunale Stefano Falcioni a farsi portavoce di una proposta alternativa al “Circolo Pd popolare e riformista” targato Di Buò per il nuovo corso del Pd locale, dopo diversi mesi all’insegna di forti tensioni interne al partito.

 

Come noto, alla base della crisi che, nell’agosto 2023, portò alla nomina del commissario Vincenzo Camela c’è stata la bagarre elettorale delle ultime amministrative e, in particolare, la decisione dell’allora segretario Falcioni, condivisa da alcuni iscritti, di preferire la candidatura nella lista del sindaco uscente Mauro Bochicchio a quella in sostegno di Tiziano Oddi, candidato sindaco appoggiato dalla maggioranza del Pd locale.

 

Stefano Falcioni

Sospeso inizialmente per due anni e poi riammesso dal partito, all’ultimo congresso Falcioni ha ottenuto 44 voti a favore, contro i 58 conquistati da Rita Di Buò, reduce peraltro da un’esperienza elettorale ad Ascoli nella coalizione del candidato di centrosinistra Emidio Nardini con la lista del Pd.

 

Ad affiancare la nuova segretaria sarà il direttivo contestualmente eletto, composto da Gabriella Angelini, Alessandra Egidi, Davide Giorgi, Piero Mozzoni, Rino Pierantozzi (a sostegno di Rita Di Buò), lo stesso Stefano Falcioni e Gabriele Cori, Vittoria Di Lorenzo, Valentina Roncacé, questi ultimi in rappresentanza della candidatura dell’ex segretario.

 

«Il risultato del congresso ha confermato in modo netto, chiaro e inequivocabile la stessa linea decisa per le ultime amministrative, disattesa da un gruppo che ha agito solo per fini personali e non negli interessi del partito – commenta Di Buò, in riferimento alla corrente rappresentata da Falcioni –

 

Anche in Consiglio comunale, chi vorrà riconoscersi nel Pd dovrà rispettare questa linea decisa dall’assemblea degli iscritti, che è sovrana e ha preso una decisione che non potrà essere in nessun modo elusa.

 

Ero abbastanza fiduciosa del risultato perché il mio è un gruppo molto coeso, fatto di autentiche persone di partito che tengono molto al Pd. Devo dire di essere stata felice di confrontarmi con un’altra candidatura, in modo da legittimare in maniera più netta la volontà del partito e riconoscere la dignità di chi fa parte del Pd da tempo e ha sempre rispettato le regole, senza scorciatoie».

 

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