di Federico Ameli
«A breve verrà convocato il Consiglio comunale per la nomina di assessori e consiglieri» annunciava il sindaco Marco Fioravanti lo scorso giovedì 13 giugno, quando insieme al segretario comunale Vincenzo Pecoraro ha posto la sua firma sulla nomina ufficiale.
Restano però ancora da sciogliere alcuni nodi piuttosto importanti sulla giunta che dovrà accompagnarlo in questo suo secondo mandato, attualmente alle prese con le valutazioni della commissione elettorale centrale.
In queste ore, infatti, la scuola di via Speranza sta ospitando le delicate operazioni di rilettura dei verbali e conteggio delle schede elettorali a cui gli ascolani, ormai 10 giorni fa, hanno affidato le proprie preferenze. Una prassi che rientra nell’ordinario iter elettorale, ma che ad ogni modo potrebbe cambiare le carte in tavola e rimettere in discussione le logiche alla base dell’assegnazione degli assessorati, allungando di conseguenza anche le tempistiche necessarie per la fumata bianca in giunta.
Con il ricalcolo delle schede ancora in corso e possibili cambi di scenario all’orizzonte, la situazione più intricata riguarda indubbiamente l’ex assessore al Bilancio Dario Corradetti, attualmente escluso dai 25 consiglieri eletti – e di conseguenza anche dal toto-giunta – per via di un pari merito a 317 preferenze che, ad oggi, premia Enrico Angelini Marinucci in virtù della più giovane età.
Nel confronto con le altre 10 liste, in cui le distanze tra ammessi ed esclusi sono ben più netti, quella della Lega è l’unica in cui un singolo voto potrebbe ribaltare l’iniziale verdetto delle urne e riammettere Corradetti quantomeno in Consiglio. A quel punto, con un importante pacchetto di deleghe gestito fino a poche settimane fa, l’assessore uscente potrebbe anche rivendicare un ruolo di spicco nella nuova giunta, imponendo ai vertici di Palazzo Arengo di rivedere l’attuale scacchiere degli assessorati.
Scacchiere che, anche in virtù dei possibili cambiamenti, assume dei contorni sempre più labili e sfumati, con Marco Cardinelli e le sue 1.158 preferenze personali a rappresentare l’unico contendente certo della riconferma al suo precedente assessorato, quello ai Lavori pubblici. Per tutti gli altri, invece, considerando che la commissione elettorale centrale potrebbe aver bisogno di altri 5 o 6 giorni, sarà presumibilmente necessario armarsi di pazienza prima di prendere possesso dei nuovi – o vecchi – uffici.
Ore decisive per la nuova giunta, Cardinelli ai Lavori pubblici è l’unica certezza
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