Un medico ascolano, in servizio presso una struttura sanitaria della provincia di Ascoli, è accusato di “falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità” per fatti avvenuti nel luglio 2021.
L’accusa riguarda certificati emessi tra il 23 e il 28 luglio dello stesso anno, nei quali il medico avrebbe falsamente attestato l’inidoneità alla mansione di tre operatori sanitari, correlata alla movimentazione di carichi pesanti e all’esposizione ad agenti biologici. In realtà, secondo l’accusa, il medico avrebbe dichiarato l’inidoneità a causa della mancata vaccinazione contro il Covid-19 degli operatori che hanno sporto denuncia e si sono costituiti parte civile.
Questo caso non è isolato nel Piceno. Un altro medico ascolano, recentemente deceduto, è stato coinvolto in un’inchiesta per aver rilasciato Green Pass a persone non vaccinate in cambio di 100 euro. A novembre 2022, la Procura ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini a 56 persone, mentre altre 16 hanno patteggiato. Con la morte del medico, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda le altre 55 persone, accusate di falso ideologico, falso materiale e corruzione.
Un farmacista di Appignano è indagato per aver favorito l’ottenimento di certificazioni senza vaccinare i pazienti. A maggio 2023, 7 delle 19 persone indagate hanno patteggiato 10 mesi di reclusione; l’udienza preliminare è in corso per le altre 12 persone, incluso il farmacista.
Infine, un medico di Grottammare è indagato dalla Procura di Fermo per Green Pass falsi ai suoi pazienti ed è in corso l’udienza preliminare.
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