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Falcioni contro il nuovo corso Pd targato Di Buò: «Rischiamo un’“Italia Viva 2”, l’alleanza con il M5s è necessaria»

CASTEL DI LAMA - L’ex segretario manifesta le sue perplessità sulla direzione intrapresa dalla maggioranza del circolo lamense, ribadendo la necessità di riconoscere il successo elettorale di un anno fa a sostegno del sindaco Bochicchio
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Venerdì 14 giugno, dopo qualche mese di commissariamento affidato a Vincenzo Camela, la sezione del Partito Democratico di Castel di Lama ha eletto il suo nuovo segretario, Rita Di Buò.

 

A farne le spese, con una manciata di voti in meno rispetto alla neoeletta, è stato l’ex segretario Stefano Falcioni, oggi componente della giunta del sindaco Mauro Bochicchio, reduce da una sospensione di due anni comminata e poi revocata dalla segreteria provinciale del partito.

pd

Stefano Falcioni

 

A qualche giorno di distanza dal voto, Falcioni manifesta le sue perplessità sulla direzione intrapresa dalla maggioranza del circolo lamense, affidato a una segretaria che non ha mai nascosto i suoi trascorsi e le sue simpatie nei confronti di Italia Viva, ricoprendo anche degli incarichi a livello provinciale per il partito guidato da Matteo Renzi.

 

«Il congresso ha confermato una significativa spaccatura interna tra due aree che, su alcuni importanti temi, hanno presentato indirizzi politici estremamente divergenti – commenta Falcioni – Nonostante l’obiettivo fosse riunire la sezione lamense, non abbiamo ritenuto opportuno e costruttivo sostenere la candidatura di Di Buò, la quale soltanto pochi mesi fa era dirigente provinciale di Italia Viva, andando a trasformare il circolo in una sorta di “Italia Viva 2”, facendo eleggere una segretaria che non ha praticamente mai militato nel Pd.

 

Di Buò, inoltre, sostenuta dai tesserati provenienti dal comitato Castel di Lama 20.23 e dal vecchio corso del Pd lamense, non riconosce il ruolo degli assessori Falcioni e Vagnoni – anche lei iscritta al Pd che un anno fa scelse di sposare il progetto politico di Bochicchio, ndr – e si prefigge di collocarsi all’ opposizione dell’attuale Amministrazione comunale».

Rita Di Buò e Francesco Ameli

 

Bocciata la candidatura dell’ex segretario, per il Partito Democratico lamense si apre ora una nuova stagione in cui il direttivo e gli iscritti dovranno recuperare l’identità e la compattezza smarrite nel corso degli ultimi e particolarmente travagliati mesi.

 

«Il Pd dovrà impegnarsi per essere baricentro ed anello di giunzione tra la sinistra e la parte centrista dello schieramento – afferma Falcioni – A Castel di Lama dobbiamo indiscutibilmente riconoscere la vittoria politica della parte del Pd che ha sostenuto il progetto del sindaco Bochicchio, consapevoli che quell’alleanza è il punto di partenza verso un rinnovato dialogo tra tutte le forze riformiste e progressiste.

 

Ora si apre la fase del confronto e della discussione nell’organismo dirigente, nel quale porteremo il nostro contributo affinché il Pd lamense ritrovi il giusto e migliore equilibrio per una direzione politica che sia all’altezza della rappresentanza che i cittadini ci chiedono».

 

Rita Di Buò eletta segretaria del circolo Pd di Castel di Lama


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