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Ciip – Sato, il Comitato “Acqua Buona per Folignano” invita i Comuni ad annullare le delibere

ASCOLI - «La Corte dei Conti chiede chiarimento a voi 44 Enti, che avete espresso parere favorevole»
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Anche il Comitato “Acqua Buona per Folignano” interviene sulla bocciatura da parte della Corte dei Conti dell’operazione Ciip – Sato, ricordando come il Comune di Folignano, non avendo deliberato in tal senso, non è tra gli Enti citati dall’organismo di controllo, il cui parere – è bene ricordalo – non è vincolante per l’esito dell’operazione.

«Ci dispiace dirlosi legge nella nota del Comitato e lo abbiamo detto forte e chiaro al Comune di Folignano (che non ha approvato e che non ha subito le “censure” della Corte), ma abbiamo cercato di avvertire (inascoltati) anche altri Comuni soci, infine le abbiamo esposte, come fatto dal Tavolo Piceno AcquaBene Comue (leggi qui), anche alla Corte dei Conti.

Ora – continua la nota – è evidente che la Ciip Spa potrà fare finta di nulla, ma i rilievi non sono in capo alla Ciip Spa, sono stati fatti ai 44 Comuni ed al loro ruolo di soci, chiamati a chiarire alcuni aspetti, tra cui “quali sono i presupposti di stretta necessità dell’acquisto di una ulteriore partecipazione societaria in mano pubblica, con un generico riferimento al rinforzamento industriale di Ciip, società che già dovrebbe essere nelle condizioni di gestire il servizio in quanto, viceversa, non si giustificherebbe, il perdurare dell’affidamento alla stessa Ciip Spa da parte dell’Egato”.

La Corte dei Conti chiede ad ognuno dei 44 Comuni di spiegare come mai nella delibera
Consiliare “non emerge se ed in che misura sia stata prevista a tutela della parte acquirente Ciip,
la presentazione da parte del privato venditore di idonee garanzie fideiussorie in relazione ad
eventuali violazioni di legge o inadempimenti o eventuale insorgenza di sopravvenienze passive”.

Il Comitato spontaneo “Acqua Buona per Folignano” sollecita i Comuni ad annullare le
delibere assunte e chiedere alla Ciip la revoca della Delibera di Assemblea , in considerazione del fatto che i costi e le diseconomie che si stanno prefigurando, non ricadano ancora una volta sulla redditività della Ciip, aumentando il rischio di aumento delle tariffe». 

Il “Tavolo per l’acqua bene comune”: «L’avevamo detto»

Operazione Sato, la Ciip incassa il parere negativo della Corte dei Conti


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