di Marco Braccetti
I gesti, più delle parole. Ed i gesti non sono stati quelli di un’autorità calata dall’alto che, come recitano i canoni, “prende possesso” di un qualcosa che le è stato affidato. Ma gesti di un fratello maggiore. Sorrisi, carezze, abbracci. Segni di una persona che entra a casa. Il luogo della famiglia. Una grande famiglia che fino a poco prima, magari, neanche sapeva di avere.
Si può utilizzare questa chiave di lettura per descrivere l’ingresso della sua nuova diocesi del vescovo Gianpiero Palmieri. Molto significativo, l’incontro con i rappresentanti delle autorità locali e della marineria che s’è svolto al porto nel tardo pomeriggio di domenica.
Ok la macchina scortata dalle volanti di polizia e carabinieri, ma monsignor Palmieri è arrivato presso la banchina Malfizia guidando da sé, senza bisogno di autista. Sceso dall’auto, si è fatto fare il segno della croce da due rappresentanti dei pescatori: rito che egli stesso ha voluto e che ha ripetuto in più occasioni durante la giornata.
A prendere la parola per salutare il nuovo pastore diocesano, c’ha pensato la sottosegretaria Lucia Albano. Lei ha ricordato il ruolo cruciale della marineria della cura del creato, anche tramite i progetti di raccolta della plastica, apprezzati e più volte citati anche da Papa Francesco. Nel suo messaggio di saluto, il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo ha svelato di aver scritto ben 2 volte proprio al Pontefice, invitandolo a visitare di persona la marineria sambenedettese. «Ho ricevuto una risposta», ha detto sibillino il primo cittadino.
Mentre la comandante della Capitaneria di porto Alessandra Di Maglio ha rimarcato l’indissolubile legame tra la marineria sambenedettese e la città: «I marittimi sambenedettesi sono da sempre portatori di una mentalità aperta ed accogliente e, dunque, l’arrivo del nuovo vescovo in questo luogo ha una valenza molto importante». Proprio un delegato della marineria, Pietro Ricci, ha chiesto la vicinanza del nuovo vescovo in un momento difficile per l’intero comparto: «Siamo preoccupati per il nostro futuro». Il prossimo 23 novembre, una delegazione di pescatori sambenedettesi sarà a Roma, ricevuta dal Papa, durante una giornata promossa dall’Apostolato del Mare. «Speriamo di essere accompagnati dal nostro nuovo vescovo», ha chiosato Ricci.
Nel momento della benedizione finale, un fuori-programma immortalato nel nostro video, che si lega al discorso iniziale dei gesti semplici e carichi di un amore familiare con cui il vescovo s’è presentato alla sua nuova comunità. Quella portuale è stata la penultima tappa di un cammino d’avvicinamento iniziato nel primo pomeriggio a Centobuchi. Presso il “Parco della Conoscenza” della popolosa frazione di Monteprandone, il vescovo ha incontrato alcuni giovani, per poi spostarsi a San Benedetto, presso il centro “Biancazzurro”, per un lungo incontro con i disabili e le loro famiglie.
Le prime parole del nuovo vescovo: «Sono avvolto da un’onda d’affetto» (Fotogallery)
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