di Salvatore Mastropietro
E’ partita formalmente ieri la nuova stagione sportiva in casa Ascoli, dove il focus rimane centrato sul futuro societario. Da oltre un mese e mezzo ormai, praticamente da quando il patron Massimo Pulcinelli ha annunciato pubblicamente la volontà di cedere il club (prima a mezzo stampa e poi in colloqui avuti con il primo cittadino Marco Fioravanti), si continua ad aspettare una svolta che per ora non è mai arrivata.
Stavolta, tuttavia, all’orizzonte un fatto concreto c’è: la cordata capitanata da Metalcoat, azienda bergamasca (con stabilimento produttivo anche ad Ascoli in zona Campolungo dal 2023 presso l’ex Plalam) che opera nel mercato nazionale ed internazionale con una consolidata esperienza nell’ambito dei laminati in alluminio e acciaio, vuole accorciare i tempi ed entrare nel vivo della trattativa con l’attuale proprietà per la rilevazione delle quote di maggioranza del club.
Permangono, tuttavia, alcuni punti di attenzione interni da smarcare, tra cui figurano, ad esempio, i dubbi di alcuni imprenditori coinvolti circa la partecipazione dell’ex patron Francesco Bellini, che nelle ultime due settimane ha ribadito la propria disponibilità ad un contributo di minoranza. Avviata la trattativa, inoltre, ci sarà da trattare con Massimo Pulcinelli, che non ha comunque intenzione di fare particolari sconti. La strada verso la cessione, dunque, resta ancora lunga.
L’ambiente bianconero attende notizie ufficiali, mentre anche sul piano programmazione della stagione appena iniziata si muove poco o nulla. Il nuovo direttore sportivo Emanuele Righi, formalmente attivo da ieri ma già operativo da diversi giorni, ha come compito principale quello di affrontare eventuali incombenze sul fronte mercato in uscita.
In particolare, la situazione più calda riguarda Pedro Mendes, senz’altro il più appetitibile tra i calciatori attualmente sotto contratto con l’Ascoli dopo gli 11 gol in 27 partite siglati nel campionato appena concluso. Diverse società di Serie B, dal Palermo al Bari passando per Brescia e Modena, vorrebbero approfittare del momento di “transizione” in casa bianconera e della necessità di fare cassa del club piceno per provare a strappare soluzioni favorevoli. Dalla prospettiva dell’Ascoli, invece, c’è la speranza di scatenare un’asta che permetta di incassare cifre congrue nonostante la retrocessione renda minore il proprio potere contrattuale.
La valutazione di mercato del classe 1999 rischia di essere un possibile punto di attrito, tuttavia, nel discorso più ampio relativo alle trattative per il cambio di proprietà, fermo restando anche il fatto che – in caso di cessione – sarebbe da corrispondere una percentuale (variabile in base all’importo dell’operazione) allo Sporting Lisbona, da cui il Picchio prelevò il calciatore nell’agosto 2022.
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