di Pier Paolo Flammini
Era tutto definito, con un paio di ritocchi necessari prima dell’avvio del ritiro, che magari avrebbe portato altre considerazioni. Invece il “caso Sbaffo“, col clamoroso dietrofront dell’attaccante della Recanatese che si era già accordato – verbalmente, vero, ma recandosi personalmente negli uffici del Presidente Massi che gli aveva messo indosso addirittura la fascia di capitano che avrebbe portato nel prossimo campionato – ha scombinato i piani fin qui perfetti del calciomercato rossoblù. Anche se, come recita l’adagio non tutto il male vien per nuocere, in questa fase alla Samb potrebbe convenire di vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto. Purché la parte mancante vada riempita a breve, si intende.
Perché Alessandro Sbaffo sarebbe stato il centravanti della squadra, ruolo fondamentale in tutti i campionati ma ancor più in Serie D. Questa decisione ha portato all’addio con Tomassini, che sarebbe stato difficile indirizzare in partenza in panchina (quanto a Martiniello sembrano essere state altre le cause che hanno portato al suo allontanamento quando in precedenza era valutato come riconfermato senza problemi). Quindi ora la Samb ha un buco vuoto da colmare: e considerando l’investimento riversato su Sbaffo, c’è da dire che non sarà complicato colmarlo.
Da tempo il d.s. De Angelis ha individuato nell’attaccante Moretti dell’Ancona l’uomo ideale: ma si era in situazione pre-Sbaffo. Moretti poteva essere l’attaccante in grado di subentrare per cambiare il volto della squadra nel 4-2-3-1 dal 4-3-3 iniziale, oppure giocare dall’inizio all’occorrenza o infine poter anche sviluppare il suo gioco da esterno. Senza l’attaccante della Recanatese, ovviamente, serviranno due centravanti. Oltre Moretti – la cui situazione, chissà, potrebbe complicarsi visto quel che sta avvenendo ad Ancona, si legga dopo – la Samb sta cercando un altro nome affidabile per il campionato. Tra i nomi delle ultime ore anche quello di Umberto Eusepi, giocatore esperto e che negli ultimi quindici anni ha indossato una quindicina di maglie, cambiando spesso nel mercato di gennaio.
Di Tivoli, classe 1989, ha segnato 119 in 442 presenze tra Serie B e Serie C. In B ha giocato con Ancona, Pro Vercelli, Varese, Salernitana, Pisa, Avellino, Alessandria e Lecco (quest’ultima fino a gennaio 2024, 12 presenze e 1 gol), per un totale di 9 gol: gli altri 110 in Serie C con un massimo di 18 in una stagione (Benevento 2014-15) e ben 7 nella seconda parte dell’anno scorso al Monterosi Tuscia, in 16 presenze.
NON TUTTO IL MALE – L’operazione Sbaffo era chiaramente il fiore all’occhiello del calciomercato, tanto da mettere in second’ordine l’arrivo di un pezzo da novanta come Kerjota (19 gol e 28 assist in due campionati con la Vigor). Ripetiamo però quanto già scritto nei giorni scorsi: Sbaffo è un fantasista che sarebbe stato impiegato come centravanti forse per la prima volta nella sua carriera, con i rischi del caso, ricordando che è un giocatore di 34 anni. Questo era un punto sensibile dell’acquisto di Sbaffo. L’altro, era che il 34enne lauretano ha segnato i gol pesanti solo nella fase finale della carriera e solo a Recanati: 32 in due campionati di D, 28 negli ultimi due di C. Sempre giocando da trequartista. Se la Samb non sbaglierà l’acquisto del centravanti, Palladini potrà andare sul sicuro con il 4-3-3.
ANNUNCI? La questione Sbaffo ha ferito la Samb dalla quale in questi primi giorni di luglio ci si aspettava diversi annunci, come per il portiere under Semprini e per il centrocampista Guadalupi. Ci si aspetta che ciò avvenga nei prossimi giorni, forse si preferisce, a livello di comunicazione, attendere il nome che rimpiazzi l’eco del “caso Sbaffo”.
CHE CAMPIONATO! Da Avezzano è deflagrata la notizia dell’arresto, per truffa aggravata e autoriciclaggio, del presidente Andrea Pecorelli. I marsicani, terzi al termine dello scorso campionato, avrebbero (usiamo il condizionale) gareggiato per la vittoria del campionato nelle ambizioni del presidente.
Ma intanto il girone F della Serie D, tutt’ora da disegnare, rischia di diventare ancora più impegnativo di un anno fa. Certo, salito il Campobasso, in acque difficoltose il Chieti e l’Avezzano, il baricentro si sposta pesantemente verso le Marche, L’Aquila a parte (dove pure vi sono dei movimenti societari e dirigenziali). Oltre alla Samb, sotto osservazione la situazione della Fermana, alle prese con una iscrizione non semplice. Ma si affaccia tra le pretendenti la Recanatese, retrocessa dalla C, la cui ostinazione nel trattenere Sbaffo è sintomo della volontà del presidente Guzzini di concorrere per il primo posto. E ci potrebbe essere anche l’Ancona, dopo la mancata iscrizione dell’ex presidente Tiong: il sindaco Silvetti ha radunato un gruppo di imprenditori locali a partire da quelli precedenti all’arrivo di Canil, i quali stanno provvedendo all’iscrizione in sovrannumero in Serie D. Allenatore la bandiera dorica Gadda, presidente onorario lo storico allenatore della prima Serie A Guerini.
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