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Sottopasso di via Mare: riqualificazione lontana, cittadini delusi, scatta un nuovo sit-in di protesta

SAN BENEDETTO - La manifestazione in programma sabato 20 luglio, dalle ore 11. Il vicesindaco Capriotti gela le aspettative: «Ci sono case attaccate al sottopasso, non so se un allargamento è tecnicamente fattibile»
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La protesta tenuta nel settembre 2023

 

Ancora in strada, per dare la “sveglia” alle autorità locali e nazionali. «Tutta la comunità sambenedettese chiede la totale riqualificazione del sottopasso di via Mare». Lo dice a gran voce il presidente del Comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro, Elio Core che, per sabato 20 luglio – dalle ore 11 – ha indetto un sit-in di protesta direttamente lì sul posto.

 

Questa manifestazione, alla quale sono stati invitati tutti gli altri 15 Quartieri di San Benedetto, arriva a meno di un anno da un’altra protesta di strada, che si svolse nel settembre 2023 (vedi foto di questo articolo) sempre per tener viva l’attenzione sul problema.

 

«Sono stati invitati tutti i Comitati di quartiere sambenedettesi – puntualizza il presidente Core – perché riteniamo che questo sia un problema prioritario per l’intera città, che riguarda tutti». Giuso un mese fa era stata effettuata una manutenzione straordinaria di una porzione d’asfalto, ossia quella della corsia Ovest-Est: più dissestata e pericolosa. L’intervento è servito ad una sommaria messa in sicurezza.

 

La riasfaltatura della corsia Ovest-Est del mese scorso

 

Però, non ha ovviamente sanato i profondi limiti di un’opera che ormai viene ritenuta inadatta per il traffico odierno. «Il sottopasso di via Mare è stato concepito tecnicamente negli Anni Sessanta – rimarca Core – quando le esigenze della città di San Benedetto e, in particolare, quelle di Porto d’Ascoli, erano diverse». Durante il sit-in, ci sarà un richiamo a tutte le autorità competenti. Non solo Comune, ma anche Ferrovie, Provincia, Regione e Governo centrale. Il Comitato di quartiere vuol mettere sul piatto della bilancia anche il peso demografico della Riviera.

 

«San Benedetto – prosegue il presidente – ha superato Ascoli in termini abitativi, diventando la città più grande del Piceno, nella quale dovranno essere presenti più servizi distribuiti proprio sulla base della popolazione. Dunque, in questo nuovo contesto, si inserisce la ristrutturazione del sottopasso di via Mare, ormai usurato dal tempo e pericoloso per i cittadini. Un tunnel stretto e buio, spesso teatro di incidenti anche gravi. Attraversare quel tratto in bici, moto, monopattini o autoveicoli vari, per i cittadini è un incubo quotidiano».

 

Un intervento del genere costerebbe più di 10milioni di euro: risorse che il Comune non ha. Ma, oltre alle questioni economiche, durante la recente assemblea pubblica del quartiere Sentina, il vicesindaco Antonio Capriotti (delegato ai lavori pubblici) ha fatto balenare un dubbio pesante: «A ridosso del sottopasso ci sono delle abitazioni. Dunque io non garantisco la certezza che si possa fare un allargamento, posso dare mandato a degli esperti di verificare se si possa fare». Siamo davvero in altissimo mare se in municipio circolano ancora interrogativi sulla fattibilità stessa dell’operazione. Si potrebbe dunque riaccendere la giostra delle opzioni che, a fasi alterne, gira da oltre 10 anni.

 

Potrebbe tornare in auge la soluzione (anche meno costosa) che non tocca il volume attuale dell’opera, consentendo un allargamento delle corsie stradali grazie all’eliminazione dei due tunnel ciclopedonali. Pedoni e ciclisti troverebbero poi sfogo grazie a un mini-passante, da realizzare poco lontano. In ogni modo: sempre più persone sono stufe di questi traccheggiamenti e chiedono al Comune garanzie sul futuro.


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