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Borghi e transizione ecologica, dalla Camera di Commercio ecco due nuovi bandi: «Dalla parte delle imprese»

ASCOLI - La Sala Gialla della sede ascolana ha ospitato la presentazione di due nuove misure pensate per dare supporto a chi fa impresa
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di Federico Ameli

 

Dalla parte delle imprese, ogni giorno. Con servizi, consulenza e opportunità da cogliere al volo per garantire prospettive di crescita al tessuto imprenditoriale regionale e alle aree interne, che pagano il prezzo più alto dello spopolamento e del calo demografico.

 

La Camera di Commercio delle Marche conferma il suo impegno al fianco del territorio e delle imprese con una serie di incontri di presentazione delle due nuove misure pensate per dare supporto a chi fa impresa.

Andrea Maria Antonini, Gino Sabatini e Fabrizio Schiavoni

 

Nella tappa ascolana, andata in scena nella mattinata di oggi, venerdì 12 luglio, ha contribuito a far luce sulla seconda edizione del bando pensato, con Regione Marche, a favore delle aree interne e su un nuovo intervento volto a favorire la transizione green del tessuto economico marchigiano, illustrati dal segretario generale Fabrizio Schiavoni e dai funzionari camerali Cristiana Costantini e Giovanni Manzotti.

 

BORGHI – Procedendo con ordine, alle porte delle settimane più calde dell’anno e del clou della stagione turistica, la Camera di Commercio e la Regione lanciano un segnale forte con la pubblicazione del bando Borghi 2024.

 

Si tratta di un ampliamento al bando già pubblicato lo scorso anno a sostegno dei borghi dell’entroterra marchigiano, con l’obiettivo di incentivare l’attività economica e lo sviluppo dell’imprenditorialità. In particolare, il bando mette a disposizione 500.000 euro di contributi finalizzati anche al ripopolamento delle aree interne attraverso l’avvio di impresa o di unità locale. A beneficiarne saranno imprenditori o imprese già esistenti che intendono aprire una unità produttiva nelle Marche dedicata ai settori non solo del commercio, ma anche del turismo e dell’artigianato artistico. Le domande vanno presentate, in via telematica, entro il 30 luglio 2024.

Gino Sabatini

 

«Ringrazio le istituzioni e le associazioni di categoria presenti oggi, che non hanno mai fatto mancare il loro supporto – dichiara Gino Sabatini, riconfermato pochi giorni fa alla presidenza della Camera di Commercio delle Marche – Avevamo già avviato con l’assessore Antonini un percorso per rivitalizzare i borghi, favorendo la nascita e il consolidamento di più attività possibili.

 

La precedente edizione, dedicata esclusivamente al commercio, non ha raccolto le adesioni che avremmo voluto e pertanto, quest’anno, abbiamo scelto di aprire anche al mondo dell’artigianato e dell’agricoltura, sia per l’apertura di nuove attività che per la delocalizzazione in altri comuni.

 

Anche a livello turistico, in moltissimi in queste settimane stanno visitando l’entroterra marchigiano. In questo modo offriamo la possibilità di dare nuova vita alle aree interne attraverso dei voucher che consentiranno ai giovani di tornare a vivere in un luogo in cui fioriscano lavoro e servizi di prossimità».

Cristiana Costantini

 

Sono finanziabili le spese sostenute dall’acquisto di beni strumentali – macchinari, attrezzature e arredi, ad esempio – ma anche per sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, come anche per la creazione di itinerari culturali o per la realizzazione di progetti digitali per la fruizione dei beni artistici, culturali, paesaggistici e delle produzioni locali.

 

TRANSIZIONE ECOLOGICA – Secondo l’ultimo rapporto di Green Italy, a cura di Fondazione Symbola di cui Camera Marche è socia, sono 13.933 le imprese che hanno effettuato e effettueranno eco-investimenti nelle Marche.

 

Numeri da incrementare, anche grazie al nuovo bando promosso per sostenere due tipologie di interventi, sul fronte dell’efficientamento energetico e dell’economia circolare. La dotazione finanziaria è di 800.000 euro e prevede contributi in misura variabile dal 60 al 70% sino ad un massimale da 6.000 a 8.000 euro.

Giovanni Manzotti

 

Le Pmi marchigiane potranno così vedersi finanziate spese di consulenza, certificazione e formazione relativa alla partecipazione – del titolare e dei rappresentanti legali dell’impresa, ovvero dei collaboratori con rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato – a percorsi il cui programma sia riconducibile alla gestione di strumenti di economia circolare.

 

Un aspetto importante in considerazione della previsione, su stima da analisi Unioncamere per il periodo 2021-2025, secondo la quale in Italia il fabbisogno di competenze green intermedie delle imprese e della Pubblica Amministrazione sarà compreso tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori, circa il 63% del fabbisogno dell’intero quinquennio.

Alessandro Bono e Fabrizio Schiavoni

 

La domanda di green job riguarderà in maniera trasversale sia le professioni tecniche che quelle ad elevata specializzazione e sempre più richieste saranno le professionalità che ruotano intorno all’ambiente, all’ecosostenibilità, al risparmio energetico e all’economia circolare.

 

Nelle Marche, dall’ultima rilevazione di fine 2023 del sistema camerale la crescita annuale dei contratti green job è stata del +19,1 contro una media italiana del 13,5%. Gli occupati green marchigiani (circa 77.000) sono il 2,4% del totale dei lavoratori italiani nella filiera della sostenibilità e rappresentano il 12,1% degli occupati marchigiani in generale.

 

«Parlare di impresa vuol dire parlare di territorio – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Maria Antonini – In un piccolo comune, le attività imprenditoriali fungono anche da presidio sociale e culturale, costituendo un punto di riferimento per la comunità.

 

Con associazioni di categoria e sindaci ci stiamo muovendo per portare avanti un discorso comune. Il presidente Acquaroli, in questo senso, ha lanciato una sfida puntando sulla valorizzazione dell’entroterra e mettendo al centro il concetto secondo cui il benessere e l’autenticità che le aree interne sono in grado di garantire possono ottenere risultati importanti anche sul piano turistico».

Andrea Maria Antonini

 

«Credere e investire nelle aree interne è fondamentale per garantire una seconda possibilità alle piccole realtà dell’entroterra, alle prese con forti difficoltà sul piano dello spopolamento – aggiunge Alessandro Bono, presidente del Consiglio comunale di Ascoli – Sarà nostra cura farci portavoce di queste opportunità, da sfruttare al meglio per garantire continuità e futuro alle nostre comunità.

 

Anche attraverso queste iniziative riusciremo a portare avanti una visione di una città-territorio che si snoda su tutta la provincia, favorendo la nascita di servizi importanti per la collettività e dando nuova linfa ai nostri splendidi borghi, vero e proprio patrimonio della nostra nazione».

 

Ulteriori informazioni e le relative documentazioni sono disponibili all’indirizzo www.marche.camcom.it

 


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