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Quintana, Mirko Isopi: «Soddisfatto, corteo più maturo e responsabile» 

ASCOLI- Archiviata l'edizione di luglio, il bilancio della sfilata da parte del coreografo che quest'anno, ricopre anche il ruolo di mossiere, al posto di Pino Di Teodoro
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Mirko Isopi

 

di Elena Minucci

Archiviata ormai l’edizione in notturna della Quintana di Ascoli, arriva il bilancio del coreografo Mirko Isopi in merito all’ andamento del corteo storico.

«Sono molto soddisfatto. Ognuno ha fatto la sua parte, soprattutto per quanto riguarda la regia. Dall’ammassamento sono partiti tutti secondo le indicazioni prestabilite e non ci sono stati blocchi ne intoppi».

Soddisfazione anche per quanto riguarda il corteo di ritorno: «Nei giorni scorsi ho fatto delle raccomandazioni importanti affinché ogni figurante sfilasse con orgoglio e fierezza, come in quello di andata. Per fortuna ho visto un corteo più maturo e responsabile rispetto allo scorso anno. Non ci sono stati strappi né tra il gruppo comunale e i sestieri né tra i sestieri stessi. Questo risultato è frutto di un lavoro importante e condiviso tra i vari addetti ai lavori e le diverse riunioni fatte sono servite per ottenere un corteo più fluido, elegante e compatto».

Un bilancio del tutto positivo ma c’è qualcosa ancora da migliorare?

«C’è sicuramente da rivedere ancora qualche piccolo dettaglio, soprattutto tra le damigelle che avevano delle calzature non proprio appropriate. Anche tra le nobildonne, alcune hanno utilizzato degli orecchini del tipo bottondown che invece non esistevano nel 400. Bene invece le acconciature realizzate. C’è stato qualche trucco che è uscito un pò dalle regole ma comunque rispetto agli anni precedenti ogni anno le correzioni da apportare sono sempre meno. Un dato importante che dimostra che stiamo lavorando uniti per un obiettivo comune: alzare il livello della qualità.

L’attenzione sarà rivolta sempre a tutto il corteo, soprattutto ai piccoli dettagli che nella totalità fanno grande il risultato».

La domanda è d’obbligo: che emozioni ha provato nel dare i comandi al posto del mossiere Pino Di Teodoro?

«È già capitato altre volte di dare i comandi, Pino mi concedeva di lanciare le grida in occasione della gara degli arcieri ma farlo durante la Madonna della Pace o la Quintana è un’altra cosa. Ho provato un’emozione unica, in quel momento ho dato le grida in suo onore. E farlo davanti a tutto il popolo quintanaro è stata una cosa grandissima, un brivido che porterò sempre nel cuore.

Aspetto Pino con trepidazione, spero che rientri al suo posto il prima possibile e se sarò chiamato ancora, farò tutto con onore e orgoglio per Ascoli e la Quintana per cui provo un amore viscerale».



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