di Salvatore Mastropietro
E’ arrivata l’attesa sentenza del Tribunale Federale Nazionale per quanto riguarda il caso di calcioscommesse, che coinvolge – tra gli altri – il calciatore dell’Ascoli Francesco Forte.
L’attaccante classe 1993 è stato accusato, assieme ai compagni di squadra ai tempi del Benevento Gaetano Letizia, Enrico Brignola e Christian Pastina, di “aver effettuato nelle stagioni sportive 2021/22 e 2022/23 scommesse – direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle – aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc e di campionati di calcio professionistici stranieri”.
Lo “Squalo”, che ha disputato in prestito al Cosenza l’ultima stagione di Serie B (5 reti in 31 presenze), è stato condannato a nove mesi di squalifica. Comminata anche un’ammenda da 6.000 euro. Ben due gli anni di squalifica inflitti a Pastina, mentre Letizia e Brignola sono stati prosciolti dal capo d’accusa.
Da valutare adesso quali saranno le ricadute sul contratto che lega Forte all’Ascoli fino al 30 giugno 2026. La squalifica, infatti, a meno di successive riduzioni al momento non prevedibili, terrà fuori il calciatore per quasi tutta la stagione sportiva 2024-2025. Si potrebbero aprire le porte, dunque, per una risoluzione per giusta causa, per cui tuttavia occorrerà attendere il completamento di tutti i gradi di giudizio. Più probabile, invece, la richiesta da parte dell’Ascoli di una taglio del compenso, riducibile in casi analoghi fino al minimo sindacale.
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