di Salvatore Mastropietro
Continua a non decollare il calciomercato dell’Ascoli nel giorno in cui si chiude la prima metà della sessione estiva di acquisti e cessioni. La pista più calda, che da un paio di giorni il direttore sportivo Emanuele Righi sta cercando di portare avanti, è quella aperta con il Cesena e riguardante i nomi di Raffaele Celia – individuato come rinforzo per la corsia laterale dei romagnoli – e Simone Corazza – esperto attaccante classe 1991 in uscita dopo gli 11 gol segnati nell’ultimo campionato. Nei discorsi potrebbe rientrare anche Roberto Ogunseye nel caso in cui non si dovesse trovare la quadra sulla compartecipazione all’ingaggio di Corazza da parte del Cesena.
Intanto è emerso nella giornata di ieri l’interessamento della Juve Stabia per Simone D’Uffizi. Il promettente classe 2004, arrivato in bianconero un anno fa dopo l’esperienza con la Viterbese, piace molto al direttore sportivo delle Vespe Matteo Lovisa, che ha effettuato un primo sondaggio. Tuttavia, al momento, l’Ascoli avrebbe intenzione di privarsi del calciatore, identificato come una delle pedine chiave da mister Massimo Carrera, solo a fronte di un’offerta economica importante. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, ma intanto D’Uffizi continua ad allenarsi al “Picchio Village” in vista di una stagione in cui è chiamato ad un’ulteriore salto di qualità a livello personale.
Sebbene al momento i temi di calciomercato, dopo la delusione per la retrocessione e le numerose polemiche relative ad un futuro societario ancora incerto, non scaldino i cuori di un ambiente piuttosto disilluso, fin dai primi giorni di agosto il direttore sportivo Emanuele Righi è chiamato ad un’intenso lavoro con l’obiettivo di colmare le numerose lacune di un organico largamente incompleto. Al netto di ulteriori uscite e in attesa del responso definitivo sui tanti ex Primavera al momento aggregati alla prima squadra, non sembra esagerato affermare che l’Ascoli abbia bisogno di una decina di colpi per arrivare pronto all’inizio del campionato, almeno a livello numerico (un paio di difensori, 3/4 centrocampisti ed almeno tre attaccanti). L’effettivo valore di questi eventuali acquisti, poi, misurerà le reali intenzioni dell’attuale proprietà sulla costruzione di un Ascoli subito competitivo.
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