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Porta Maggiore e il disegno che omaggia il Palio vinto dagli Sbandieratori

ASCOLI - Uno più bello dell'altro, vere e proprie opere d'arte, i ponti o le vie decorati con i simboli di ogni Sestiere 
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di Elena Minucci

Conclusa anche quest’anno la tradizionale pittura dei ponti. E dopo il disegno di Porta Tufilla, ecco quello di Porta Maggiore.

 

La scorsa notte i ragazzi neroverdi hanno realizzato il disegno della via nei pressi della sede di Via delle Terme, che omaggia il palio degli Sbandieratori conquistato lo scorso luglio. Si tratta del primo drappo vinto nella storia del sestiere.

 

«Abbiamo deciso di rappresentare il risultato ottenuto dal gruppo Sbandieratori e Musici, conquistato dopo anni – spiega Francesco Brozzi colui che ha realizzato il bozzetto – insieme a Letizia Bruno e a tutta la squadra.

Abbiamo deciso di simboleggiare la vittoria con la nike di samotracia (simbolo di vittoria nello sport e in guerra), che si staglia nel cielo sopra lo scudo del nostro sestiere.

Sotto, una sorta di cartiglio, che riporta la data della vittoria del palio, dal quale si diramano raggi con i nostri colori, il verde e il nero, avvolti dal continuo del cartiglio, con appunto la scritta Sbandieratori e Musici.

La scritta da un lato invita e conduce alla vittoria, dall’altro si apre e accoglie il resto del popolo, a chiudere i colori del comune con un 70 in ricordo del Settantennale della Quintana, che ricorre quest’anno».

 

TUTTE LE  DECORAZIONI – Lo spettacolo è servito: gli ultimi ponti di Porta Tufilla e Porta Maggiore hanno completato il “mosaico” iniziato da Porta Romana e Piazzarola, seguito poi da Solestà e Sant’Emidio. Una vera e propria magia di colori caratterizza i sei quartieri della città per una vera e propria opera d’arte. Uno più bello dell’altro ma soprattutto uno più emozionante dell’altro.

Il sestiere di Porta Romana con il disegno realizzato in Viale Treviri, ha voluto ricordare Andrea Ferretti, il nostro ex direttore ma soprattutto capo dei tamburini del sestiere rossoazzurro, quintanaro e sestierante doc. Speciale la frase “Dacci il passo, maestro” che lui diceva prima di partire per il corteo.

Porta Solestà invece ha voluto omaggiare il console Patrizio Zunica, venuto a mancare lo scorso agosto.

Il disegno del Ponte di Porta Romana rappresenta i 70 anni della Quintana in memoria di Zunica, partendo dalla sua nascita (avvenuta nello stesso anno della Quintana) fino ai giorni nostri, con le celebri parole del bando che lui leggeva.

Anche il sestiere di Sant’Emidio ha voluto ricordare una persona che non c’è più: Ivan Paolini. Disegnatore, artista, sestierante rossoverde, che realizzava i disegni propiziatori. I ragazzi hanno voluto riprodurre, in via XX settembre, luogo simbolo del sestiere, i suoi fumetti per onorare al meglio la sua memoria. A lui è anche intitolato il trofeo che ogni anno viene dato alla migliore decorazione dei ponti.

La Piazzarola invece ha dedicato il disegno del Ponte Cartaro all’amore verso il proprio sestiere, passando dal color rosso dell’Inferno al bianco del Paradiso. Bellissima l’immagine di San Michele Arcangelo che uccide il demone.

Il Settantennale della Quintana, la sua nascita e il suo evolversi è stato il tema del disegno del Ponte di Campo Parignano realizzato dai ragazzi di Porta Tufilla. Immancabili i simboli quintanari come Sant’ Emidio.

E infine, la celebrazione della propria vittoria è stata rappresentata dal sestiere di Porta Maggiore che ha voluto omaggiare la conquista del Palio degli Sbandieratori e Musici vinto lo scorso luglio.



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