di Elena Minucci
«Dedico questa vittoria a tutto il sestiere gialloblù e al caposestiere Attilio Lattanzi, questa è stata la sua ultima Quintana. Insieme a Gino Lattanzi, mi ha permesso di diventare quello che sono ad Ascoli». Con queste parole il cavaliere Luca Innocenzi commenta la sua vittoria. E anche questa volta è partito in sordina ed è andato a trionfare.
E dopo il successo di luglio, anche il Palio della Quintana di agosto è suo. Suo e del sestiere gialloblù: il diciottesimo quello vinto da Luca Innocenzi, il trentaseiesimo per Porta Solestà.
«Io ci metto il cuore. Ascoli è una città che amo e questa gara si addice molto alle mie caratteristiche – ha detto Luca Innocenzi- È stata una gara difficilissima, complimenti agli altri cavalieri. È stata la gara con il miglior punteggio fatto ad Ascoli, a dimostrazione di quanto sia diventato alto il livello della Giostra.
Questa è stata l’ultima Quintana del caposestiere Attilio Lattanzi, per questo ho messo ancora più cuore. Io ci sarò ancora, anche se sono sulla via del tramonto, gli altri cavalieri saranno sicuramente pronti a fare la differenza tra qualche tempo, quando io smetterò».
Gioia e commozione per l’ennesima vittoria del folignate che in sella a Katy Way è riuscito a battere in extremis Denny Coppari di Porta Tufilla, detentore del nuovo record di pista a 49.3 ma che a cause di alcune penalità (nella prima e nella terza tornata, dove ha mancato anche un centro), non è riuscito a coronare il sogno della vittoria.
«Sono rammaricato per il risultato– afferma Denny Coppari – allo stesso tempo sereno, perché ho dato tutto me stesso. Con Trentino siamo capaci di essere competitivi come ho dimostrato nella seconda tornata facendo il record di pista. Me la sono giocata fino all ultimo respiro. Mi complimento con Innocenzi, un grande campione».
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