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Residenza per la disabilità gravissima, i genitori: «Subito un incontro per accreditare il “Biancazzurro”»

SAN BENEDETTO - Secondo l'Ast, i posti autorizzati sono già utilizzabili in regime privato. La replica delle famiglie: «Considerato che la retta giornaliera si aggira attorno a 115 euro, significa che la retta mensile è di almeno 3.500 euro»
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I genitori chiedono l’accreditamento del “Biancazzurro” a residenza per la disabilità gravissima

 

di Giuseppe Di Marco

 

«Noi cittadini con figli con gravi disabilità siamo ormai molto provati, a volte stanchi e disperati. Torniamo a chiedere al sindaco e ai consiglieri regionali di promuovere un incontro in tempi stretti con il presidente della Regione, affinché la procedura di accreditamento e convenzionamento sia conclusa nei prossimi mesi per essere a regime nel 2025». E’ con una struggente lettera che Alessandro Tentella, portavoce dei genitori di persone con disabilità gravissima, ha ribadito la necessità di avere, a San Benedetto, una residenza destinata a questi ultimi.

 

Nello specifico, l’upgrade si dovrebbe fare al Centro “Biancazzurro”, che ha i requisiti per ampliare la propria offerta, ma che non è ancora stato accreditato. La questione era stata discussa nell’ultimo question time per iniziativa di Aurora Bottiglieri, che ha deciso di perorare la causa per far sì che Regione e Comune diano risposte ai cittadini in tempi accettabili.

 

Il punto è che «per poter accedere al convenzionamento con l’Azienda Sanitaria occorre che la struttura sia in possesso dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento – continua la missiva – che viene rilasciato dalla Regione Marche». Attualmente, però, c’è solo l’autorizzazione.

 

Secondo la risposta della direzione Ast, citata nel question time dal sindaco Spazzafumo, il riconoscimento di posti autorizzati permette già oggi il loro utilizzo in regime privato. «Considerato che la retta giornaliera si aggira attorno a 115 euro – prosegue la lettera – significa che la retta mensile è di almeno 3.500 euro. E’ evidente che le famiglie non sono nelle condizioni di poter pagare tale cifra, se non sono più che benestanti. In lista d’attesa ci sono 22 domande».

 

Aurora Bottiglieri

«L’argomento è delicato e molto sentito dalle famiglie sambenedettesi – commenta la Bottiglieri – quindi la mia non è affatto una strumentalizzazione: sto solo cercando di fare da tramite fra i genitori e le istituzioni. La disabilità è invisibile, e se si cerca di nasconderla non va bene. Come medico conosco queste difficoltà. Porteremo una nuova interrogazione, sull’argomento, in Consiglio comunale. Gli accreditamenti si effettueranno ad ottobre, quindi il rischio è che non si riesca a terminare l’iter burocratico del “Biancazzurro” entro il 2025. In attesa di questo intervento ci sono 22 famiglie, e sono destinate ad aumentare. In Riviera serve una struttura residenziale per la disabilità gravissima, non solo il progetto “Dopo di noi”».


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