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Bimbe rischiano di affogare, salvate da un poliziotto in pensione: «Un’emozione fortissima»

DALLE MARCHE - Il fatto è accaduto a Porto San Giorgio. Ecco com'è andata dal racconto dell'ex sovrintendente capo Massimo Ercoli
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Massimo Ercoli

di Giorgio Fedeli

«E’ stata un’emozione fortissima. E, devo essere sincero, ho versato anche qualche lacrima». A parlare è Massimo Ercoli, sovrintendente capo della Polizia di Stato, in forze fino al febbraio scorso alla Questura di Fermo (oggi in pensione), che nel primissimo pomeriggio di oggi si è reso protagonista del salvataggio di due bimbe che stavano per affogare, al largo della costa di Porto San Giorgio.

 

«Erano grossomodo le 14 quando stavo facendo il bagno nello specchio d’acqua davanti al lungomare centro. Ho intravisto dei ragazzini che nuotavano all’altezza delle scogliere.

Poi a un certo punto sono arrivate due bambine che all’improvviso si sono ritrovate in un punto dove non toccavano. Avranno avuto 8/10 anni. La più piccola delle due ha iniziato a urlare e poi è finita sott’acqua. A quel punto anche la seconda ha iniziato a strillare ma anche lei evidentemente non toccava più ed è andata, a sua volta, in difficoltà».

 

Ercoli non ci ha pensato un attimo, vuoi per esperienza vuoi perché a poche decine di metri di distanza aveva due bambine che rischiavano di annegare: «Ho iniziato a nuotare verso di loro e in un colpo solo sono riuscito ad afferrarle entrambe. A quel punto ho iniziato a nuotare verso riva, tenendole strette a me fino a raggiungere un punto dove si toccava» e portandole, di fatto, in salvo. Nel frattempo in acqua sono entrati altri bagnanti, tra cui il padre delle bimbe.

 

«Ho tranquillizzato le bambine. Una delle due, la più piccola, aveva bevuto un bel po’ d’acqua. Ma poi, tornati sulla spiaggia, si sono tranquillizzate e tutto e finito nel migliore dei modi. Il padre le ha subito abbracciate e poi è tornato a ringraziarmi.

Credetemi, non è la prima volta che mi capita di soccorrere delle persone (anche per il lavoro di poliziotto) ma questa è stata emotivamente la più significativa, forse perché parliamo di due bimbe indifese.

Io come sto? Ho un po’ di dolore al petto ma sicuramente è causato dallo sforzo. L’importante è che le bimbe stiano bene e che tutto sia finito nel migliore dei modi. Sono queste le situazioni che riempiono il cuore di gioia».


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