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Tesori naturalistici del Piceno: alla base ci sia il rispetto, anche a Ferragosto

L'ATMOSFERA di vacanza, ma soprattutto maleducazione e inciviltà, spesso producono effetti nefasti sui luoghi più "fragili". L'esempio delle cascate di Forcella e de "Lu vurghe" due gioielli del territorio di Acquasanta Terme sottoposti ad affluenze da record ma difficili da gestire. Tra parcheggi spericolati e rifiuti abbandonati, l'appello al buon senso ed al decoro
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di Luca Capponi 

 

Come da tradizione, questi saranno i giorni di punta dell’estate. Mare e montagna, indistintamente. Per la felicità di albergatori e ristoratori e, in primis, di chi finalmente si gode qualche attimo di svago dal trantran quotidiano. Tutti felici, dunque. Ma non facciamo che a rimetterci, come spesso accade, siano i luoghi. Specialmente i più “fragili” e delicati, che in questi contesti di grande afflusso si trovano a soccombere dinanzi all’inciviltà.

“Lu vurghe” sold out (foto di Attilio Angelini)

 

Vengono in mente due esempi, su tutti, a poca distanza l’uno dall’altro, anche se il campo si potrebbe allargare a decine di altri, vista la ricchezza del Piceno tra costa ed entroterra: le cascate di Forcella e le acque termali de “Lu vurghe“. Entrambi magici ed immersi in contesti naturali mozzafiato ideali per immergersi, entrambi con flora e fauna da preservare, entrambi nel territorio di Acquasanta Terme. Ed entrambi frequentatissimi, soprattutto negli ultimi anni, dove è stato svolto un gran lavoro di miglioramento a livello di accessibilità ed accoglienza.

 

Ma trattasi pur sempre di posti di montagna, dove occorre rispetto e buon senso. Facendo un passo indietro, quando occorre. A tal proposito le ultime immagini che arrivano da “Lu vurghe” parlano di un sito fortemente sovraffollato ma inadatto a contenere il traffico di centinaia di persone al giorno. Posizionato a Santa Maria, nei giorni di punta la frazioncina risulta intasata in primis di automobili alla ricerca del posto migliore e…più vicino alla meta.

Le cascate di Forcella

 

Eppure, occorre ribadirlo, siamo in montagna, e qualche metro in più da percorrere non dovrebbe spaventare nessuno. Invece, non è raro assistere a macchine bloccate nelle strette vie ed impossibilitate a fare manovra oppure in sosta vietata davanti a passi carrabili. L’ideale, sarebbe lasciare l’auto un po’ più lontano. Oppure parcheggiare nel capoluogo, dove nei pressi della grotta sudatoria è stato da poco inaugurato il bel percorso di circa un chilometro che a piedi conduce proprio a “Lu vurghe”. Un appello di cui si sta facendo portavoce anche il sindaco Sante Stangoni.

 

Sulla fruizione del luogo, poi, cosa dire. Tra persone che scendono i sentieri in calzature “balneari” rischiando di farsi male, la maleducazione di chi a fine giornata lascia il proprio “ricordino” di rifiuti (nonostante la presenza di cartelli d’avviso e cestini) e la mancanza di neuroni che produce vandalismi più volte documentati in passato, l’invito è uno: usare la testa ed essere pazienti. Perché questi luoghi, per conformazione, non si sposano col caos e i grandi numeri.

 

Il dibattito viene poi spesso alimentato e suffragato anche da post ed immagini che circolano sui social. Esplicativo uno degli ultimi pubblicati dalla guida ambientale Attilio Angelini, con tanto di immagine che riportiamo: «È un piccolo paradiso, “Lu vurghe”, oasi termale. Ma oggi l’enorme afflusso di turisti rischia di creare più di una difficoltà. Il fenomeno è già conosciuto da tempo, ma soprattutto quest’anno sta raggiungendo numeri imprevedibili. Ogni giorno si conta l’arrivo di tante persone: una vera esplosione. È indispensabile intervenire per mettere in sicurezza l’area, renderla fruibile e funzionale. Si possono anche verificare tensioni tra le tante persone». 

 

Lo stesso si potrebbe dire per le meravigliose cascate di Forcella, dove il parcheggio è molto più spazioso e dove c’è persino un chioschetto per tenere a bada fame e sete. Le cascate, però, non hanno gli stessi spazi, quindi, anche qui come ovunque, alla base ci devono essere civiltà e rispetto.

 

Sempre.

 

Acquasanta si gode la passeggiata fluviale fra le Terme e “lu Vurghe” (Video e foto)

 

 


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