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Arquata, otto anni dopo la tragica notte del 24 agosto: i nomi delle vittime scolpiti nella memoria di chi resta ed aspetta la ricostruzione

CERIMONIA nella notte, a partire dalle 2,30 a Pescara del Tronto, presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri. Intanto c'è il via libera al progetto esecutivo per la ricostruzione del centro storico del borgo duramente colpito (71 milioni di euro). A fine giugno l'ok della Conferenza dei servizi, ed ora l'Usr ha trasmesso all’Anac gli atti dell’appalto integrato 
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La commemorazione del 2023

 

di Maria Nerina Galiè

 

Cesarina Baldori, Elsa Baroni, Milvina Baroni, Ada Bartoletti, Antonio Cafini, Colombo Cafini, Elisa Cafini, Irma Cafini, Giulia Calvelli, Giulio Celani, Giordano Ciarpella, Rita Colaceci, Stefania Cortellesi, Andrea Cossu, Barbara Desideri, Ercole Filotei, Marino Filotei, Santa Giorgi, Loredana Lo Russo, Corrado Marano, Manuel Marini, Arianna Masciarelli, Fernando Masciarelli, Luciana Masciarelli, Violeta Moldovan, Fulvio Olivandi, Amelia Pala, Antonia Pala, Dino Pala, Savina Pala, Clara Paradisi, Laura Pescetelli, Aldo Piccioni, Jessica Picconi, Wilma Piciacchia, Marisol Piermarini, Nunzia Poteziani, Gabriele Pratesi, Alberto Reitano, Tommaso Reitano, Algero Rendina, Irma Rendina, Ivana Rendina, Lucrezia Rendina, Piera Rendina, Pietro Rendina, Giulia Rinaldo, Sofia Romualdi, Stefano Sciubba, Vito Umbro, Giuseppe De Angelis, Giuseppe Filotei.

 

Sono questi i nomi che stanotte, 24 agosto, saranno scanditi durante la cerimonia commemorativa per le vittime del sisma di otto lunghi anni fa, che privò Arquata del Tronto di 52 dei suoi figli.

 

Accadrà, come da sette anni orami, allo scoccare delle ore 3,36, l’ora esatta della potente scossa del 2016 che uccise 299 persone tra Accumoli, Amatrice e la stessa Arquata.

 

Non hanno retto le abitazioni che d’estate permettevano a questi borghi montani di riprendere vita grazie alle tante persone che dalle grandi città tornavano a trascorrere momenti di pace nei luoghi di origine. Accolti dagli orgogliosi residenti che mai si sono arresi ai disagi della vita in montagna, fieri di tenere in piedi borghi dagli scorci mozzafiato.

 

Ed oggi, tra case di residenti diroccate e ritorni impossibili il paese montano piceno rischia lo spopolamento.

 

Otto fa, il 23 agosto, nessuno ad Arquata e nelle sue frazioni immaginava cosa potesse accadere da lì a poche ore.

 

In tantissimi si stavano godendo l’ultimo scorcio d’estate. Molti ragazzi erano alle prese con la Festa Bella di Spelonga, che si sarebbe svolta la notte stessa. Quell’evento ha salvato la vita a molti di loro, tenendoli fuori di casa nel momento cruciale. Nel momento in cui mura e solai si sono squarciati, inghiottendo tutto e tutti, senza risparmiare i bambini.

 

Stanotte, 24 agosto, alle ore 2,30 appuntamento a Pescara del Tronto, nei luoghi più colpiti dalla tragedia, dalla morte non solo dalla distruzione di case. Saranno presenti, tra gli altri, il vescovo Gianpiero Palmieri ed il sindaco di Arquata Michele Franchi. Cerimonia di commemorazione, poi messa.

Un’altra messa sarà celebrata domani, 24 agosto, alle ore 18,30 sempre a Pescara.

Il sindaco Franchi sarà presente anche ad Amatrice dove pure domani, alle ore 10,30, è prevista una celebrazione  religiosa.

 

LE TAPPE DELLA RICOSTRUZIONE – L’Ufficio Speciale per la ricostruzione per la Regione Marche ha formalmente trasmesso all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai fini della verifica preventiva prevista nell’accordo commissariale di alta sorveglianza e di garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post sisma 2016, gli atti dell’appalto integrato per la ricostruzione unitaria del centro storico di Arquata del Tronto finanziato per un importo complessivo di 71 milioni di euro nell’ambito dell’ Ordinanza Speciale  75 sottoscritta dal Commissario Guido Castelli solo lo scorso 24 aprile.

 

Il via libera al progetto esecutivo per la ricostruzione del centro storico di Arquata è arrivato alla fine di giugno da parte della Conferenza dei servizi.

 

IL PROGETTO – Il progetto prevede una soluzione d’intervento unitaria: il centro storico sarà concepito e realizzato come un unico grande cantiere che necessiterà del consenso di tutti i proprietari. La messa in sicurezza del colle di Arquata prevede la costruzione di due pozzi sotterranei in cemento armato da cui partiranno 328 tiranti, 12.970 metri lineari in totale, per rinforzare sismicamente tutta la collina del centro storico di Arquata del Tronto.

 

Il primo step prevede la messa in sicurezza della strada di accesso all’abitato e della strada provinciale, per poi passare ai terrazzamenti e successivamente agli edifici. Le infrastrutture sotterranee, comprese le reti idriche ed elettriche, saranno anche visitabili nella parte centrale del paese grazie alla previsione di solai interpiano, mentre potranno essere ispezionate a vista nel resto del centro storico.



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