di Pier Paolo Flammini
Forse il momento che racchiude di più la per altro difficilmente descrivibile serata di giovedì – presentazione ufficiale della squadra 2024-25 – è quello in cui la mamma di Vittorio e Fausto Massi, presidente e vicepresidente della Samb, esplode in lacrime, commossa per le parole del figlio Vittorio che ringrazia la famiglia. La signora Antonietta, seduta al di qua delle transenne che contengono l’entusiasmo strabordante di una tifoseria alla quale è difficile persino assegnare degli aggettivi, si commuove e si copre il volto, mentre il figlio la ringrazia.
Perché nell’epoca dei manager, della comunicazione, del politicamente corretto, la gestione Massi si contrassegna per mantenere qualcosa di umano, artigianale, che magari non consentirà subito di raggiungere l’efficienza e la perfezione – il primo anno è servito anche a questo, certo – ma richiama al calcio di una volta. Per questo Piazza Giorgini si presenta forse come mai prima, traboccante di una vitalità contagiosa, esplosiva, che supera, e non era scontato, la già travolgente presentazione di un anno fa nell’area dell’ex Bocciofila. C’è sempre Vittorio Massi, c’è sempre il presentatore Luca Sestili, c’è l’annuncio degli incontri di campionato che verranno tutti trasmessi in diretta e col ritorno della radiocronaca su Radio Azzurra. Non ci sono il sindaco Spazzafumo – in realtà fatto oggetto di cori molto critici dalla piazza – e neanche l’allora main sponsor, Luigi Rapullino di Sideralba (ne accenneremo al termine).
«Sògna venge», si sbottona alla fine Massi, quando, dice lui stesso, «metto da parte il vocabolario per parlare italiano e torno al sambenedettese, che è la mia lingua madre» e infatti gli viene più semplice entrare in sintonia con il pubblico (quanti saranno? Duemila? Forse tremila presenze è più indicato, senza esagerare). «Abbiamo scelto i giocatori più adatti per raggiungere il risultato. Oggi passavo davanti al monumento alla Geneviève, e pensavo che siamo come una nave che solca gli oceani, ci saranno momenti difficili, non metto le mani avanti, ma dobbiamo superarli e raggiungere l’obiettivo».
Il presidente ne ha avute anche per i propri detrattori: «Hanno fatto di tutto per allontanarmi, ma ringrazio, oltre voi, anche i miei nemici, che hanno tentato di abbattermi per tutto l’anno, i traditori, gli opinionisti che mi hanno massacrato: mi hanno fatto capire che il posto dove sono è importante e se do fastidio a loro significa che qui ci devo stare. E ricordate, finché ci sarete voi, ci sarò io».
Parole che riecheggiano poi nelle dichiarazioni di mister Ottavio Palladini, indicato da Massi quale comandante della nave Samb: «Ringrazio la società per questa opportunità, che non mi aspettavo. Abbiamo una squadra competitiva e pronta per raggiungere i risultati, ricordiamo però che siamo una formazione quasi del tutto nuova per cui potrebbe servire del tempo, anche se il calendario è subito impegnativo».
Dal palco, il deejay Gianni Schiuma ha infiammato ulteriormente i presenti, se c’era bisogno, chiedendo uno sforzo per raggiungere quota 4 mila abbonamenti (si è già superata quota 3 mila): «Ho questi colori nel cuore da 55 anni, l’entusiasmo di questa tifoseria ha pochi paragoni nel mondo, mi vengono in mente il Boca Juniors, il Bayern Monaco, la Roma», e poi via, sulle note della hit estiva “Sesso e Samba” che, probabilmente, sarà anche un coro che riecheggerà durante le partite.
Il direttore sportivo De Angelis viene travolto dai cori che arrivano da Piazza Giorgini, e non può che dire poche parole: «Il nostro compito è rispondere coi fatti a questo entusiasmo. Calendario difficile in avvio e rischio di troppa pressione? San Benedetto mette pressione alla prima giornata, alla decima o alla ventesima, lo sappiamo e lo sanno i calciatori, non cambia nulla. Abbiamo scelto giocatori con determinate caratteristiche, diverse dall’anno scorso. Bernaola ha scelto di andare via perché con l’arrivo di Lulli e Candellori gli spazi si sono ridotti, ma noi avevamo fiducia in lui». Caratteristiche, anche se De Angelis non lo dice, che sono quelle della grinta e del carattere, e l’arrivo di giocatori come Lulli, Candellori, Eusepi e Gennari ne è indicazione.
Chi di ambienti caldi se ne intende, è l’attaccante Umberto Eusepi, individuato come capitano da Palladini. Baciato in fronte da Massi, che da lui si attende l’apporto di gol auspicato, Eusepi è apparso persino stupito dalla passione travolgente della tifoseria: «Ho scelto di venire a San Benedetto grazie al presidente e al direttore De Angelis, ma non nego che un elemento importante è stata la tifoseria, quando ho visto i video dell’anno scorso con 6, 7 o 8 mila spettatori sono rimasto impressionato, ma devo dire che quello che ho provato questa sera mi è capitato poche volte. Venendo a San Benedetto un tifoso anziano mi ha detto che, prima di morire, vorrebbe rivedere il derby contro l’Ascoli allora il nostro obiettivo è riportare questa squadra nelle categorie che gli competono e ridisputare il derby e magari vincerlo. Ce la metteremo tutta perché qui dobbiamo essere di passaggio».
C’è attesa intanto per l’esordio di domenica 1° settembre, al “Riviera delle Palme” contro l’Atletico Ascoli, con il possibile primo “tutto esaurito” in Curva Nord (quindi 2.650 presenze in quel settore), e poi per la prima di campionato, sempre contro l’Atletico Ascoli, al “don Mauro Bartolini” di Monticelli l’8 settembre: si attendono le disposizioni per l’ordine pubblico e intanto Massi ci scherza su: «Con Cesarino Canali abbiamo realizzato per la prima volta un pullman per la Samb, chissà se ce lo fanno andare ad Ascoli».
Torniamo ai main sponsor: non sono stati ufficializzati i nomi degli sponsor che compariranno sulla maglia al di là di quelli confermati dall’anno scorso. Forse la Samb è in attesa della risposta del Comune di San Benedetto per una sponsorizzazione della città? Difficile saperlo anche se il tempo stringe e le critiche espresse dai tifosi al sindaco Spazzafumo, in questa fase politica cittadina non semplice, sono un ulteriore elemento di complicazione oltre i rapporti relativi al progetto sul “Ciarrocchi” e in futuro sul “Riviera”. Non erano presenti esponenti dell’Amministrazione ma erano ben visibili a bordo palco il consigliere regionale Andrea Assenti e l’ex assessore comunale Pierluigi Tassotti, entrambi di Fratelli d’Italia. Per ora, però, palla al centro.
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