Squadra organizzata ed idee chiare: Atletico Ascoli fuori dalla Coppa Italia a testa alta

di Lino Manni 

A volte anche una sconfitta può essere salutare. Certo quella di ieri, nel derby di Coppa Italia con la Samb, non può considerarsi una vera e propria sconfitta per l’Atletico Ascoli. I novanta minuti sono terminati in perfetta parità, 1-1. Poi i calci di rigore e la “lotteria” l’ha vinta la compagine rossoblù.

La formazione scesa in campo al “Riviera”

L’Atletico Ascoli di mister Seccardini, specie nel primo tempo, ha comandato a lungo il gioco fatto di possesso palla: una ragnatela di passaggi e fraseggi in ogni zona del campo nonostante un terreno di gioco davvero scandaloso. L’Atletico si è dimostrata una squadra organizzata e con le idee chiare.

Imbastiva le azioni partendo dalla propria area di rigore, dal portiere Galbiati, senza paura, con una fredda padronanza della sfera e senza lasciarsi intimorire dai “rumors” provenienti dagli spalti. Vechiarello ha calamitato una miriade di palloni e tutte le azioni bianconere sono partite dai suoi piedi. Dietro D’Alessandro, fino al momento dell’espulsione per doppio giallo, è una garanzia. Ha tenuto a bada uno come Eusepi (che domenica non ci sarà in quanto squalificato) trasmettendo sicurezza a tutto il reparto difensivo.

È vero, si è tirato poco in porta ma c’è da dire che Seccardini non può ancora contare su attaccanti del calibro di  Ciabuschi e Maio alle prese con qualche acciacco. Ciabuschi ha dato forfait dopo il riscaldamento pre-partita; Maio ha giocato gli ultimi dieci minuti ma non è ancora al top. L’attaccante, ex Pineto, ha prima impegnato il portiere avversario su calcio di punizione poi ha sbagliato il calcio di rigore. Errore fatale. Samb avanti ma per l’Atletico Ascoli nessun rimpianto, nessun dolore. Domenica la rivincita per la prima giornata del campionato di Serie D girone F. Sarà un’altra partita, un altro derby, un’altra storia, un altro ambiente, un altro terreno di gioco, il sintetico del “Don Mauro Bartolini” di Ascoli, dove le qualità di palleggio potrebbero fare la differenza. Si ricomincia da capo.

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