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Frode Bonus facciate e Bonus 110%: sale a 12 il numero degli indagati

ASCOLI - Si allarga l'inchiesta della Procura di Ascoli e della Guardia di Finanza; a febbraio 2023 erano state arrestate quattro persone
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La Procura di Ascoli ha indagato inizialmente quattro persone, poi salite a dodici, per una presunta frode legata ai crediti d’imposta del Bonus facciate e Bonus 110%. I soggetti coinvolti, tra cui amministratori di condomini, costruttori e architetti, progettavano lavori di ristrutturazione senza mai eseguirli, incassando invece i crediti d’imposta. Le indagini, condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e acquisizioni documentali, hanno rivelato l’emissione di fatture false per operazioni mai avvenute, come affitti di ponteggi e prestazioni di manodopera inesistenti. L’obiettivo era maturare crediti d’imposta poi monetizzati tramite cessioni comunicate all’Agenzia delle Entrate.

 

Nel febbraio 2023, il giudice Annalisa Giusti ha emesso quattro misure cautelari: due arresti in carcere per un amministratore di condomini e un costruttore di San Benedetto, domiciliari per un architetto della provincia di Teramo e sospensione dall’attività professionale per un architetto di Ascoli. I reati contestati includono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, autoriciclaggio, falsità ideologica, emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni ed evasione di imposte su Iva e Ires.

 

L’inchiesta, coordinata dal pm Saramaria Cuccodrillo, ha confermato che gli edifici, formalmente ristrutturati, non avevano in realtà subito alcun intervento. Le misure cautelari sono state giustificate dal pericolo di inquinamento delle prove e dalla possibilità di reiterazione dei reati.

P. Erc.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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